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Lunedì, 29 Aprile 2024
PROVINCIA Gualdo Tadino

GIOCHI DE LE PORTE: le pagelle del primo giorno. Corteo emozionante, ma anche tante ombre. Chi sale e chi scende

Bene le Porte che hanno portato in piazza un corteo bellissimo, colorato e all'insegna dell'amicizia senza gli eccessi dei passati anni. Su cultura, tradizione e lotta all'abuso di alcol... invece tante promesse e zero fatti

Il primo giorno dei Giochi de le Porte a Gualdo Tadino si è consumato venerdì scorso. Il nostro speciale con tanto di pagelle su cosa è andato bene e invece cosa è da bocciare. 

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Semaforo Verde

1) Complimenti alle Porte, in particolare ai settori corteo-sartoria-carri, che hanno realizzato forse il più bell'ingresso del corteo dei tavernieri di sempre. In primis, dopo gli eccessi causati da alcol e lancio di cibo - vestiti distrutti o trasformati di rosso dai bagordi - tutti e quattro cortei - numerosi ma va bene così... e la festa dei gualdesi il venerdì - sono entrati con decoro, grande allegria e incredibile compostezza. Nessuna segnalazione e nessun eccesso ma soltanto amicizia, divertimento, buon cibo cucinato alla brace che quando è stato possibile è stato dato anche a coloro che hanno assistito lungo il tragitto a questo spettacolo. Una vera goduria, con investimenti chiari anche nel vestiario più povero (e non soggetto al premio corteo). Il 2023 deve essere l'esempio per gli anni a venire. Ps: bellissimo vedere famiglie intere sfilare mano nella mano con i propri figli piccoli. E' così che si tramanda la tradizione.

2) Chi non conosce i Giochi tende a non vederlo o capirlo: ma resta ancora un  mistero come una ventina di addetti alla tecnica, uomini di fatica e senza gloria, riescono a gestire oltre 700 figuranti in una piazza che non è certo un campo sportivo e riescono a contenere senza provocare malumori altri 3mila spettatori. Eroi senza gloria e senza neanche una pergamena di riconoscimento da parte dei vari Enti che si sono alternati. Tranne tanti complimenti a voce sempre a fine Palio. Eroi senza gloria che spesso sono costretti a mangiare in fretta e in furia nelle taverne perchè devono fare posto agli ospiti. Nessuno è profeta in patria. Propongo per il prossimo anno il Premio Beato Angelo per l'alto attaccamento a Gualdo e alla gualdesità.

3) Dite quello che volete ma l'introduzione dello spettacolo artistico-musicale dei tamburini delle quattro porte e della città di Gualdo è stata una delle intuizioni dei Giochi de le Porte moderni più azzeccate e più ammirate. Uno spettacolo unico, ricco di teatralità, ritmo e sempre diverso. Fatto con quattro soldi e tante serate passate a fare le prove (quindi quando vi lamentate dei tamburi anche oltre le 10,30 della sera.. ricordatevi che alla fine ne vale la pena grazie allo spettacolo del venerdì). Tanti giovani ma anche tanti volti oltre i 40; tutti orgogliosamente uniti e consapevoli di non essere più soltanto la voce della Porta che passa per la via, ma sono musica, cultura e genio che allieta una piazza strapiena. Avanti così. Per finire: sappiate che questi ragazzi non hanno mai voluto istituire un premio per la migliore prestazione... a loro basta il vostro applauso e qualche birra. Fratelli di tamburo oltre i colori di appartenenza.

4) Francamente dal palco della Piazza l'emozione più grande è arrivata da una bambina di 7 anni (Nausica) e dalla mitica sbanda autori di un inno dei giochi che ha infiammato i portaioli. Andrebbe studiato nelle scuole perchè esprime rispetto (vai consolar chi perde), trasforma la sconfitta in un trampolino per far meglio ("già si pensa al prossimo anno") e ricorda che l'amore è alla base della festa (prendi per mano la tua bella che questa sera di no non ti dirà). Poesia ma che ancora oggi in molti riescono a cantarla solo in parte. Quando faremo una bella raccolta di musica gualdese?

5) Con tutto rispetto per le sagre ma solo ai Giochi de le Porte trovare quattro menù differenti a Porta e che per giunta cambiano tutte e tre le sere e non finisce qui: menù diverso anche per il sabato a Pranzo e per la domenica dei Giochi. Si mangia bene. O meglio si mangia bene se considerate che sono tutti volontari e nessun professionista. Non ci sono catering. E chi mangia in Taverna permette di pagare i vestiti, i somari, tutto questo spettacolo unico. Quindi se bisogna aspettare anche due ore: ne vale la pena. E poi state su una tavolata con altre persone, in piena allegria e canti. Godetevela e non criticate.

Semaforo Giallo

Finalmente la Presentazione dei Giochi de le Porte torna a Perugia e al salone d'onore di Palazzo Donini. Pesantissime le presenze di Tesei e Morroni che parlano di una legge per feste storiche dove potenziare il fondo regionale. Priori perfetti e anche diverse dame in costume. Il Presidente dell'Ente ottimo padrone di casa nel raccontare l'edizione. Ma in platea più amici degli amici - come al solito - che addetti ai lavori che portano gente e comunicazione. Giornalisti pochini e anche un po' spaesati. Non essendo gualdesi si sono trovati senza manco uno straccio di cartella con dichiarazioni, foto, programma, orari di apertura, ordinanze sulla sicurezza e come raggiungere le taverne. Tra l'altro nel capoluogo sono stati realizzati manifesti piccoli o grandi per portare i perugini a Gualdo anche grazie alla Perugia-Ancona che ora ha risolto problemi di distanza? Conferenza stampa per i Giochi o semplice passerella? Il dubbio è legittimo. Ps: quando si fa pubblicità solo su un giornale, ovviamente cartaceo, gli altri media potrebbero non prenderla bene... non è obbligatorio per nessuno seguire e dare conto di un evento se ci sono figli e figliastri.

Semaforo Rosso
A Gubbio il Festival del Medioevo con incontri, dibattiti, studi, libri e grandi storici. A Gualdo Tadino, negli stessi giorni, il Medioevo prende vita con oltre mille figuranti, con temi storici straordinari, vestiti ricostruiti seguendo i grandi dipinti e un soggetto - il tema della sfilata - che le Porte hanno studiato su libri e documenti producendo praticamente una tesi universitario consegnata alla Giuria per il Premio sfilata. Un connubio perfetto per uno scambio di visitatori ma oltre i proclami di chi comanda i Giochi resta solo un progetto nel cassetto. C'è un costo da affrontare? Penso di sì e allora cerchiamo di creare un progetto dandogli priorità per unire la rievocazione storica alla cultura. In caso contrario saremo sempre bellissimi ma per la critica di serie B, anzi per alcuni la festa dei somari.

Non è una critica ma è sotto gli occhi di tutti: ma la cultura deve continuare ad essere bandita dai Giochi de le Porte? Che fine hanno fatto i convegni, le presentazioni dei libri, i corsi di formazione con professionisti, la tanto sbandierata fiera medievale? Dopo il Convegno Epulonis si poteva organizzare qualcosa, ci sono stati messi a disposizione prima di arrivare a settembre. Lo sappiamo che al massimo per tali eventi arriveranno 50 persone, lo sappiamo benissimo. Ma sono appuntamenti che fanno crescere e ispirano a migliorarsi.

Se il corteo dei tavernieri è stato spettacolare e corretto, la notte è stata ricca di segnalazioni di giovani ubriachi e di danneggiamenti che hanno attirato le attenzioni di molti che hanno inviato foto e racconti. A chiacchiere tutti contrari ma nei fatti cosa si fa? Niente. Altre feste e altre federazioni sportive promuovono tutti gli anni nelle scuole e nelle famiglie campagne di sensibilizzazione e di prevenzione. Serve un dialogo serrato con operatori commerciali e taverne per come evitare di dare alcol a minorenni. Serve l'Ente, ma anche il Comune, le scuole, le associazioni di categoria e Usl. Il costo è a zero, anzi il progetto potrebbe essere finanziato dalla Regione, dalla Fondazione o dall'Europa. Non si chiede di essere rivoluzionari, basta avere un po' di voglia di copiare gli altri che questi temi non li sottovalutano.

Le massime istituzioni dei Giochi de le Porte sanno benissimo che il Palio non è intitolato al somaro e alla sbraciolata, ma ad uno dei culti più antichi e mistici del mondo, ovvero quello al Patrono San Michele Arcangelo. La devozione e la spiritualità sono i cardini di questa tradizione tanto è vero che le Porte prendono i nomi dei Santi: lo ha ricordato Don Gianni in chiesa la domenica del Portaiolo dove da sempre sono presenti priori, istituzioni ed Ente. Peccato che non c'era nessuno, nessuno si era preso la briga di ricordarlo o di organizzarlo. La domenica dei Giochi non è possibile questo atto di devozione perchè quasi in contemporanea c'è la premiazione del miglior corteo. Ed ecco che torna quel famoso problemino... di cultura.  

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