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Visite Intramoenia, Tomassoni: "Tutto il settore sarà riformato"

L'assessore regionale alla Sanità, Tomassoni, durante l'audizione in Consiglio Regionale assicura che il settore delle viste sanitarie a pagamento in intramoenia sarà riformato entro aprile

Chiamato in audizione dalla terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Massimo Buconi, l'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni ha assicurato che l'intero settore delle viste sanitarie a pagamento in intramoenia, che copre meno del cinque per cento di tutte le prestazioni, sarà riformato entro aprile fissando tetti minimi e massimi a carico dei cittadini: "E' intenzione della Giunta regionale riorganizzare l'intero settore delle visite sanitarie specialistiche in intramoenia, fissando tariffari minimi e massimi per i cittadini utenti, riportandole tutte all'interno delle strutture pubbliche con un provvedimento di riforma, pronto entro aprile che sarà sottoposto al massimo del confronto e della partecipazione, a partire da quello della terza Commissione e al preventivo ascolto delle varie categorie interessate.

Lo ha detto l'assessore, invitato in audizione a spiegare in terza Commissione genesi e sviluppi del provvedimento relativo all'aumento del 29 per cento del costo delle stesse visite private, concordate dalla Regione con i professionisti che operano negli ospedali pubblici dell'Umbria.

Tomassoni ha spiegato che la decisione di agire sulla intramoenia, piuttosto che con un ticket sulle certificazioni relative al lavoro ed alla prevenzione, o sull'aumento di 2-3 euro a ricetta esteso a tutti, è maturata dopo i rilievi fatti dal Governo sulla mancata copertura di 3milioni e 800mila euro, come quota dovuta alla compartecipazione dei cittadini, ma non assicurata dal ticket in base a fasce di reddito che l'Umbria intese autonomamente applicare a luglio, rifiutandosi di colpire tutti con 10 euro a ricetta.

Tomassoni ha anche precisato che: “Le visite in intramoenia - circa 140mila ogni anno, ma meno del cinque per cento del totale delle prestazioni sanitarie - non favoriscono i professionisti privati anche perché alcuni hanno già provveduto ad abbassare il tariffario convenzionato e non incidono sui flussi verso altre regioni”.

Contro il provvedimento spiegato dall'assessore si è di nuovo espressa la minoranza ed in particolare il consigliere di Fare Italia, Franco Zaffini che ha annunciato la presentazione di una mozione per chiederne il ritiro. A giudizio di Zaffini, che ha sollevato dubbi anche sulla legalità dell'atto: "Ricorrono alle visite intramoenia tutti i cittadini e non solo quelli ricchi, per cui sarebbe stato sufficiente un ticket di 2 euro a ricetta per raggiungere o stesso risultato”.
 

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