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"Il video di Perugia con i droni non si doveva fare": la contraerea del Pd in azione

E' uno dei video più suggestivi mai girati su Perugia. Lo hanno fatto gli uomini e donne di un'associazione perugina molto seguita in città. Ha ricevuto il patrocinio del Comune. Ma per il Pd: "sono state violate le regole. Ecco quali e quali rischi corsi"

E' uno dei video più spettacolari mai fatti a Perugia. La città si vede dall'alto mettendo in risalto tutta la sua bellezza. Un filmato talmente bello che il Comune ha voluto non solo dare il patrocinio ma lo sta utilizzando come spot per la presentazione degli eventi di Perugia Capitale Italiana della Cultura. Ma per l'opposizione quel video non si doveva fare dato che il drone inviato sui cieli perugini da una nota associazione cittadini (più conosciuta come pagina di Fb Perugia: ieri, oggi e domani) non era autorizzato. Il Pd - che ha inviato alla commissione Garanzia e Controllo - ha ribadito che i droni sono regolati da una normativa specifica.

"Le eventuali sanzioni in caso di mancato rispetto della normativa vigente (per la mancanza di autorizzazioni e permessi specifici) sono pesanti: si incorre infatti nella violazione del codice di navigazione aerea, in quanto i droni, anche se di piccole dimensioni, sono classificati come aeromobili a tutti gli effetti, e nel reato di attentato all’incolumità pubblica, oltre che nella violazione della legge sulla privacy".

A sostegno di questa ipotesi il Pd ha riportato la risposta scritta del Comandante della Polizia Municipale di Perugia, Dott.ssa Nicoletta Caponi, che era stata interpellata con una mozione sul video girato con i drogni: “L’ente a cui far riferimento per avere notizie in merito alle riprese fatte a Perugia è pertanto l’Enac il cui responsabile, sig. Bellucci, ha anticipato che sul territorio perugino esiste un divieto di sorvolo per gli aeromobili, cui i droni sono assimilabili”.

Il capogruppo Mencaroni ha detto che è inammissibile che operatori del settore, che hanno sostenuto importanti oneri economici per la propria formazione, possano essere “sorpassati” da soggetti non legittimati a compiere certe operazioni. "Inoltre l’attività, per come realizzata, appare anche penalmente perseguibile, in quanto viola la privacy dei cittadini e perché potrebbe causare problemi agli stessi in caso di malfunzionamento del drone. Dunque Mencaroni ha chiesto di convocare in audizione i rappresentanti dell’Enac per far luce sulla vicenda".

La maggioranza ha rispedito al mittente le critiche ribadendo la qualità del filmato - pagato con soldi privati - e la legittimità del patrocinio del Comune ad una iniziativa che vuole valorizzare nel mondo le bellezze di Perugia. "Quando il Comune rilascia il patrocinio gratuito per eventi (es. sagre) non è tenuto a verificare che tutte le normative di legge  vengano rispettate, essendo una responsabilità posta in capo agli organizzatori": ha spiegato il consigliere di Forza Italia, Tracchegiani.

Il capogruppo dei Civici, Ivan Nucciarelli, ha bacchettato l'opposizione: "E' sbagliato insistere su un argomento marginale, quando esistono problemi ben più importanti da analizzare. Peraltro siamo a conoscenza del fatto che Enac sta procedendo a modificare i regolamenti con potenziale sanatoria delle situazioni irregolari".

Il consigliere comunale di Fdi, Pastorelli ha ricordato che nel regolamento Enac i sistemi a pilotaggio remoto sotto i 25 kg,  che effettuano operazioni non critiche, richiedono la mera autocertificazione, con ciò superando le perplessità spiegate nell’istanza. Anche la consigliera di FdI ha comunque manifestato dubbi sulla decisione di sollevare il tema in V Commissione, ritenendo che l’istanza rappresenti solo un modo per “colpire” un’Associazione di cittadini.

“Se insomma sono state fatte valutazioni tecnico giuridiche sbagliate, evidentemente chi ha commesso l’errore dovrà assumersene la piena responsabilità”: è stato il giudizio del capogruppo del Movimento 5 Stelle Cristina Rosetti. La Commissione ha deciso di rinviare per un approfondimento il tema, ascoltando in audizione l’Assessore ed il dirigente competente, i rappresentanti dell’Enac nonché il rappresentante dei cittadini che hanno assunto l’iniziativa. 

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