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Università di Perugia, elezioni per il nuovo Rettore: ballottaggio Cotana-Oliviero, gli ultimi appelli al voto

Giovedì 23 maggio il round definitivo: sul ring del ballottaggio per l'elezione del nuovo Rettore dell'Università degli Studi di Perugia Franco Cotana e Maurizio Oliviero, Chi vince prende tutto. Cioè l'ermellino e sei anni di rettorato

Ultimi colpi, prima della campanella del silenzio elettorale. Giovedì 23 maggio il round definitivo: sul ring del ballottaggio per l'elezione del nuovo Rettore dell'Università degli Studi di Perugia Franco Cotana e Maurizio Oliviero. Nell'angolo del fisico c'è anche Claudia Mazzeschi. In quello del giurista, invece, Fausto Elisei. Chi vince prende tutto. Cioè l'ermellino e sei anni di rettorato.

Al secondo turno delle elezioni per il nuovo Rettore dell'Università degli Studi di Perugia è andata così: hanno votato in 1895, su 2.272 aventi diritto al voto: 10, 5 schede bianche, 14,3 schede nulle. Per quanto riguarda quelle valide: 448 voti per Franco Cotana, 248 per Fausto Elisei e 413 per Maurizio Oliviero.

Due mail, spedite in serata agli elettori, prima che le ultime urne di Palazzo Murena si aprano.

Eccole, le pubblichiamo integralmente. 

Elezioni nuovo Rettore, l'appello di Oliviero

“Giovedì 23 maggio sarà una giornata importante per il nostro Ateneo – scrive Maurizio Oliviero - . In queste settimane ho avuto il piacere e l’onore di incontrare tante persone che, indipendentemente dalle scelte fatte fin qui, hanno manifestato grande speranza per il futuro. In questo lungo e affascinante viaggio ho provato a raccontare la mia visione di Università e vi ringrazio personalmente per ogni singolo minuto del tempo che mi avete dedicato. Ringrazio gli studenti, che hanno sempre rappresentato lo stimolo più forte nella determinazione del mio modo di vivere l’Università: a loro guardo costantemente per trovare le migliori prospettive del mio operato. Ringrazio tutto il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, unitamente ai collaboratori esperti linguistici. Con loro ho assunto degli impegni importanti che restano un punto fermo della nostra visione. In particolare hanno dimostrato, con una encomiabile presenza al voto, il grande amore e il grande rispetto che nutrono nei confronti della nostra Casa comune, nonostante la mortificante situazione della loro rappresentanza sia nel voto elettorale che nella presenza all’interno degli Organi: anche su tutto ciò il mio impegno rimane fermo. Ringrazio tutto il personale docente, che rende onore attraverso il lavoro didattico e scientifico al più nobile dei compiti affidatici: guidare i nostri giovani nel futuro e sostenere con la ricerca i grandi processi di innovazione scientifica e tecnologica in una più ampia visione umanistica. Anche rispetto a loro gli impegni assunti saranno mantenuti con grande dedizione; a cominciare dalla improcrastinabile situazione dei ricercatori abilitati, fino alla ineludibile esigenza di rafforzare la presenza dei professori ordinari. Tra tutti, guardo ai nostri ricercatori precari, verso i quali vorrei mandare un messaggio di fiducia nella consapevolezza che la nostra Università ha bisogno di ognuno di loro per reggere le sfide del domani. Molti e importanti sono gli impegni che ho assunto e che con senso di responsabilità sento di poter onorare. Dalla didattica all’internazionalizzazione, dalla ricerca alla terza missione. Ma l’impegno più grande riguarda ognuno di voi, ogni singola persona. L’Università è il bene comune a cui affidiamo la custodia e la trasmissione della conoscenza. Nell’Università si incontrano le diversità: pensieri, idee, sensibilità si misurano nella ricerca di una equilibrata armonia. Ed è qui che risiede l’autonomia, proprio nella capacità di esprimere identità e autorevolezza, inclusione e indipendenza. Ma l’Università è pure il luogo del rispetto di tutte quelle regole scritte e non scritte che ci fanno sentire l’orgoglio di dirci accademici: l’obiettivo di una Università migliore ci chiama a dimostrare serietà nell’agire quotidiano, dentro e fuori la nostra Istituzione. Sento forte l’onore di rappresentarvi questi miei sentimenti e sono innanzitutto questi che hanno ispirato la mia decisione di ambire a guidare il nostro secolare Ateneo, rispettando quanto è stato fatto fino ad ora, ma immaginando un futuro diverso. Oggi mi rivolgo a voi, ad ognuno di voi, chiedendo la vostra fiducia. Lo faccio nella consapevolezza e nel rispetto che vi è dovuto, ma soprattutto nella convinzione che, dal giorno dopo, dovremo lavorare insieme, tutti, confrontandoci liberamente con un unico obbiettivo: rilanciare l’Ateneo e, con orgoglio, affermare il nostro senso di appartenenza all’Università degli Studi di Perugia”.

Elezioni nuovo Rettore, l'appello di Cotana

E poi Franco Cotana: “giovedì notte sapremo il nome del prossimo rettore. In questi giorni abbiamo condotto una campagna elettorale all'insegna della lealtà e della trasparenza per un ateneo moderno, innovativo e internazionale. Abbiamo fatto della libertà, dell’indipendenza e dell’autonomia i pilastri del nostro programma, rivolgendoci ad ogni singolo membro della nostra comunità perché riteniamo prezioso il contributo di tutti voi: studenti, personale Tab-Cel, ricercatori e docenti. La valorizzazione delle diversità, il dialogo e l'inclusione hanno rappresentato e rappresenteranno il nostro metodo di lavoro. Tutto questo è il presupposto indispensabile per costruire un ateneo prestigioso, che premi i meriti di ognuno di noi. Degli otto candidati iniziali, ben sei affrontavano questa prova per la prima volta. La convergenza costruita dopo il primo turno, si è realizzata attraverso un processo ragionato, trasparente e di totale condivisione. Abbiamo, infatti, sempre ritenuto che non si potessero fare accordi pre-confezionati a prescindere dalla volontà e dalla fiducia di ciascuno dei nostri colleghi elettori: per questo abbiamo lavorato per l’integrazione dei programmi, arricchendoci delle visioni complementari e del vissuto di tutti. In questo modo siamo arrivati ad una forte sinergia tra i vari saperi (umanistici, tecnico-scientifici e medici) che sono riassunti nei nove punti già resi pubblici precedentemente. Grazie a questo sforzo e all’aiuto di ciascuno di voi, abbiamo ottenuto al secondo turno il maggior numero di consensi. Giovedì siamo chiamati alla scelta decisiva, un momento in cui si confronteranno due coalizioni e due visioni diverse di università. Riteniamo che la nostra proposta di ateneo sarà vincente perché: mette al centro le persone: tutti gli studenti, tutto il personale Tab-Cel, tutti i ricercatori e i docenti; crede in un campus regionale che esalti tutti i saperi dell’ateneo; valorizza le specificità di ogni area. In particolare, crediamo nel collegio clinico per una condivisa fase di ascolto e di programmazione capace di includere tutte le esigenze dell’area medica. Consideriamo necessario un programma complessivo e organico di edilizia di ateneo che preveda, tra l'altro, un piano straordinario per le sedi dell’acropoli e della Conca e il completamento urgente del polo tecnologico-scientifico di via del Giochetto, secondo le esigenze già espresse fra i dipartimenti interessati. Dedicheremo, inoltre, un’attenzione speciale alla valorizzazione del merito e delle competenze del personale Tab-Cel e a quei settori che, a causa di massicci pensionamenti, si stanno progressivamente depauperando. Ribadiamo il nostro impegno per completare la progressione di carriera di tutti gli RU abilitati a professore associato nei primi due anni del mandato e per un piano integrativo per l'assunzione di Rtd-b".

Un giorno di silenzio elettorale, poi le urne si apriranno per la volta 'buona': Cotana o Oliviero? Agli elettori dell'Università degli Studi di Perugia la risposta.

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