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Piano sanitario regionale, apre i battenti la prima Casa della Comunità: ecco i servizi, le prestazioni e i medici del mini-ospedale del territorio

Ubicata presso l’ex Casa della salute di Città della Pieve, è la prima delle 23 Case previste dal nuovo Piano


A Città della Pieve è stata inaugurata e resa operativa la prima delle ventitre Case della Comunità previste dal nuovo Piano sanitario regionale 2022-2026 della Regione Umbria. Una struttura multiservizi e multiprofessonalità aperta sette giorni su sette, con tanto di punto emergenza e ambulatori, medici, che nelle intenzione vuole essere la casa della salute di un territorio collegata con centri specializzate e gli ospedali regionale. 

 All'inaugurazione ufficiale, in via Beato Giacomo Villa (sede dell’ex Casa della salute), erano  presenti il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; il direttore Regionale Salute e Welfare della Regione Umbria, Massimo D'Angelo;il direttore generale Usl Umbria 1, Massimo Braganti; il direttore del Distretto Trasimeno Usl Umbria 1, Emilio Paolo Abbritti; il sindaco del Comune di Città della Pieve, Fausto Risini; e il presidente dell'Unione dei Comuni del Trasimeno, Matteo Burico.

"Oggi con questa inaugurazione - ha spiegato Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria - iniziamo nel concreto una riorganizzazione che riguarda l’intera regione e che nasce dalla continua interlocuzione con le istituzioni locali e tutto il territorio. Lo scopo è quello di dare le migliori risposte possibili ai bisogno di salute della popolazione. Risposte che nell’immediato e nell’emergenza devono essere fornite nelle strutture più vicine, per poi, se c’è ne è bisogno e rispondono al criterio dì appropriatezza, essere indirizzati verso le strutture specializzate dell’intera rete regionale umbra, rete che deve lavorare in maniera integrata".

Massimo D'Angelo, direttore Regionale Salute e Welfare della Regione Umbria, ha ribadito l'importanza di una sanità sempre più diffusa nei territori: "La Casa della Comunità è la casa di tutti noi e possiamo parlare di salute solo se lo facciamo stando vicino ai cittadini, soprattutto per coloro che soffrono di patologie croniche. In Umbria l'aspettativa di vita è la più alta d'Italia e dobbiamo pensare che il paziente sia al centro del sistema. Quindi, dobbiamo gestire le patologie croniche nel modo migliore e per farlo dobbiamo lavorare verso un polo unico. Parlare di salute come sistema integrato attraverso scelte che consentano di gestire in un modo unico il sistema salute".

IL PROGETTO - La Casa della Comunità è situata presso l’ex Casa della Salute di Città della Pieve - Centro di Salute Trasimeno Sud-Ovest del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1. E' in grado di erogare i servizi e le competenze professionali secondo gli standard previsti dal Dm n. 77/2022, recepito dalla Regione Umbria con Dgru n. 1329 del 14/12/2022, prevedendo: équipe multiprofessionali (Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta, Continuità Assistenziale, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri e altre figure sanitarie e socio-sanitarie); presenza medica h24, 7 giorni su 7, anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale (garantita dal personale del Punto di Primo Intervento nell’orario 8-20 e dai medici di Continuità Assistenziale in orario notturno, nei giorni festivi e prefestivi); presenza infermieristica h24, 7 giorni su 7.

 Punto unico di accesso (Pua) sanitario; punto prelievi; programmi di screening; servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio della cronicità (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.) anche attraverso strumenti di telemedicina; servizi ambulatoriali specialistici per le patologie ad elevata prevalenza; servizi infermieristici, sia in termini di prevenzione collettiva e promozione della salute pubblica, inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC), sia di continuità di assistenza sanitaria, per la gestione integrata delle patologie croniche; sistema integrato di prenotazione collegato al Cup aziendale; servizio di assistenza domiciliare di base; integrazione con i servizi sociali; partecipazione della comunità e valorizzazione della collaborazione con i servizi sociali 

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