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Si corre ai ripari dopo asili e case di riposo lager: "Telecamere, test e ispezioni a sorpresa"

I fatti di Orvieto e di Assisi non si devono più ripetere. La proposta di un pacchetto sicurezza da discutere in consiglio regionale arriva direttamente dalla Lega Nord Umbria: ecco di cosa si tratta

Installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso con possibilità di connessione da remoto da parte delle Forze dell'ordine; controlli “a sorpresa” da parte di ispettori e test psicoattitudinali ripetuti nel tempo per operatori, inservienti e volontari. E' questo il pacchetto sicurezza proposto dal gruppo regionale Lega Nord alla Regione dell'Umbria dopo la drammatica inchiesta sulla Comunità “L'Alveare” di Torchiagina di Assisi dove avvenivano abusi, violenze fisiche e psicologiche su anziani e persone con disabilità. Ma lo stesso pacchetto di sicurezza si vuole estendere anche nel mondo degli asili nido e scuole materne. Nel mese di aprile di quest'anno un'altra notizia di maltrattamenti e questa volta
ha riguardato un asilo nido di Allerona, nel comprensorio orvietano, dove la maestra, secondo le indagini della Polizia “maltrattava e vessava” i bambini “abusando dei mezzi di correzione e disciplina”.

Spesso tutto parte da una denuncia e poi i fatti vengono confermati dall'installazione nascosta di videocamere che permettono alle forze dell'ordine di constatare quanto avviene all'interno delle strutture e quindi intervenire. "Parte do da questo punto fermo la Lega Nord Umbria vuole aprire il dibattito sull'argomento in sede di Consiglio Regionale, vogliamo proporre all'assemblea e alla Giunta di intervenire in maniera preventiva sia sulle strutture pubbliche che su quelle private".

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