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L'Umbria ha il secondo deficit più basso d'Italia: la Marini può attuare il "rilancio"

I calcoli del Governo - pubblicati dal Corriere della Sera - indicano una cifra tra le più basse del Paese. Solo le Marche stanno meglio. Il salvataggio delle Regioni a rischio fallimento porterà grandi benefici anche al nostro territorio

Dare a Cesare quel che è di Cesare. Ovvero dare alla Marini quello che è della Marini. La Regione dell'Umbria, pur tra mille difficoltà, è la seconda in Italia per il minor deficit (potenziale). I calcoli del Governo - pubblicati dal Corriere della Sera - indicano una cifra "ancora teorica" di 29milioni di euro. Meglio di noi soltanto le Marche con 19milioni di euro.

Il resto del Paese è tragedia allo stato puro: il piccolo Moliste deficit con oltre 72milioni di euro, la Toscana 914 milioni, la Liguria 266milioni, l'Abruzzo 174 milioni di euro fino ad arrivare agli 8 miliardi della Regione Lazio. Nella speciale classifica non ci sono i dati delle Regioni a statuto speciale ma Sardegna e Sicilia non se la passano certamente bene. Il Governo Renzi sta studiando una strategia per evitare il fallimento di importanti regioni con un deficit da record e forse ancora più ampio degli ultimi calcoli.

Da qui l'idea che metà del disavanzo potenziale possa essere neutralizzato con una norma che consenta di spalmarlo negli anni futuri (tre o 5 anni). Questo farebbe gioco anche alla virtuosa Umbria che potrebbe così avere più risorse e meno affanni per nuovi investimenti indirizzati sul recupero dei posti di lavoro e l'avvio di una economia compatibile con i dettami del mercato globale. Due obiettivi che sono quelli bandiera del secondo Governo Marini.  

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