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Raddoppiati i casi accertati di autismo nel perugino. E' solo la punta dell'iceberg: "Uno su 100 bimbi"

La Regione dell'Umbria, soprattutto negli ultimi 5 anni, sta mettendo in piedi una rete sanitaria adeguata alla presa in cura dei pazienti. Istituiti equipe territoriali e un centro per i dati. Ma le famiglie sono ancora troppo sole...

Recuperare il tempo perduto anche perchè sempre più famiglie, purtroppo, si trovano a gestire con mille difficoltà figli affetti da autismo. La sanità umbra su questa patologia non ha ancora un progetto ben definitivo, con personale qualificato e dati certi sulla diffusione a livello regionale anche per colpa di una legge nazionale che è stata approvata solo recentemente (nel 2015). Ma negli ultimi anni sono arrivate risorse importanti per continuare ad investire in formazione del personale e creare una rete medica qualificata. Nel biennio 2017-18 sono stati stanziati 350mila euro.

Attualmente in Umbria per l'autismo, come spiegato dall'assessore regionale alla sanità Barberini, si può contare su: linee di indirizzo per la diagnosi e la presa in carico dei soggetti con spettro autistico, un centro riferimento regionale per i disturbi dello spettro allo scopo di acquisire il maggior numero possibile di dati. Ieri il consiglio regionale ha approvato all'unanimità anche l'istituzione di una equipe territoriale per i disturbo dello spettro autistico.

"Dobbiamo investire in formazione - ha previsto Barberini - per i professionisti che si occupano di questa materia ed abbiamo attivato corsi di formazione per gli operatori delle aziende sanitarie. Potremmo prevedere un capitolo specifico nel piano sanitario regionale ed anche ulteriori stanziamenti. È stato fatto un percorso prima ancora della entrata in vigore della legge nazionale, che potrà avere una ulteriore evoluzione alla luce dei bisogni che stanno emergendo in Umbria”.

I dati sulla diffusione della malattia in Umbria sono ancora incerti anche se stanno iniziando ad affluire al sistema sanitario regionale: il servizio di neuropsichiatria, nel solo distretto del Perugino, con 25mila minori tra zero e 14 anni, nel 2016 ha seguito 169 soggetti mentre nel 2013 erano 83. C'è un incremento dei casi quindi, forse anche perché c'è una diagnosi più appropriata. Ma questa potrebbe essere solo la punta dell'ice-berg per il presidente della Terza Commissione Attilio Solinas, che è un medico affermato: secondo la letteratura internazionale l’incidenza dei disturbi dello spettro autistico è in netto incremento (un caso su 100). Dal mondo della scuola umbra arrivano ogni giorno molte segnalazioni soprattutto a riguardo di studenti, tra i 6 e gli 8 anni, che potrebbero essere a rischio di autismo (casi lievi o di media intensità) anche se mai diagnosticato fino ad oggi. La rete regionale dunque sta crescendo e le famiglie da oggi sono un po' meno sole ad affrontare questa malattia difficile e che varia da caso a caso.

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