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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Meno divieti in montagna per i mezzi a motore: la replica di Puletti a Bettarelli: "Comuni amici fatti schierare per strumentalizzazione politica"

"Ancora una volta,quindi, si strumentalizzano situazioni che possono essere un’opportunità per l’Umbria, mettendola allo stesso livello di Lombardia e Veneto"

Continua a far discutere l'emendamento sulla la mobilità a motore sulle montagna dopo multe e polemiche per una difficile interpretazione della norma. Una maggiore libertà di movimento che in teoria rende possibile transitare con qualsiasi veicolo a motore nei sentieri, nelle mulattiere, nei viali parafuoco dove non siano già poste tabelle di divieto. Ma ben 23 comuni di montagna hanno firmato una lettera aperta alle istituzioni- firmata da 23 sindaci - per segnalare "le gravi conseguenze del provvedimento" approvato dalla Regione che dà il via libera ai veicoli a motore lungo i sentieri dell'Umbria. Chiedendo dunque un maggiore dialogo prima di rendere esecutivo il provvedimento. Anche l'opposizione contraria. 

La sostenitrice dell'emendamento Manuela Puletti (Lega) ha replicato alla richiestadel consigliere del PD Michele Bettarelli di “accogliere la richiesta di 22Comuni umbri sospendendo l'entrata in vigore del permesso di transito deiveicoli sui sentieri”: “La frenesia politica manifestata dal consigliere Bettarelli in queste ultime settimane è comprensibile - scrive Puletti -considerando che è sempre più isolato nel suo partito e in Altoteverefioccano candidati del centrosinistra in vista delle prossime elezioniregionali. Ma questo non può essere un alibi per la perdita di quellalucidità che in altre occasioni lo ha contraddistinto. Ma andiamo perordine; non sfuggirà a nessuno – sottolinea Puletti - che la ventina di Comuni di cui il consigliere Bettarelli si fa portavoce sono tutti di centrosinistra, molti dei quali sotto i 5mila abitanti. Senza sminuire quel’importanza anche dei piccoli centri, se si dovesse parlare di numeri circa la popolarità della norma approvata dal Consiglio regionale, è evidente la sproporzione con quanti sono invece favorevoli”.

Veicoli a motore nei boschi e in montagna, 23 sindaci scrivono alla Regione Umbria

“Ma soprattutto – continua Puletti - credo si tratti di un’alzata discudi del centrosinistra in vista delle prossime regionali. Ancora una volta,quindi, si strumentalizzano situazioni che possono essere un’opportunità per l’Umbria, mettendola allo stesso livello di Lombardia e Veneto. Ad oggi diversi sentieri sono già tabellati, quindi i Comuni sanno già come fare per richiedere altre tabellazioni. Quindi, perché allarmare inutilmente quando si sa già come procedere? Su questo aspetto non è cambiato assolutamente nulla. Con l’emendamento approvato sono solo state aggiunte tre parole alla lettera ‘b’ del comma 3 dell’articolo 7, togliendo un’incertezza che portava a contestazioni e contenziosi ingiusti e diversi da territorio a territorio. Tutto il resto, tutte le procedure al di fuori diquesto articolo, restano come prima”.

“Infine – conclude l’esponente della Lega - vorrei che si riflettesse sull’opportunità che viene data all’Umbria con questo emendamento, che non toglie nulla al cosiddetto turismo lento, ampliando invece le modalità,regolamentate, di fruizione delle nostre campagne e montagne. Il collega Bettarelli andasse a spiegare a tutti i cacciatori di Morra, di Città diCastello, di Gubbio e degli altri centri da lui fomentati che è meglio per loro fare i chilometri a piedi per andare a caccia, anche in età avanzata. Stesso discorso per i cercatori di funghi e tartufi, non certo indicati tra i ‘devastatori’ della natura come invece si vorrebbe far credere. Spiegasse da dove viene questo suo accanimento contro gli enduristi o i cacciatori. Forse, come alcune associazioni ambientaliste, il collega del Pd pensa che gli enduristi siano devastatori dell'ambiente e i cacciatori assassini di animali? Avesse il coraggio di dire a queste categorie che per sua visione politica non è in loro diritto praticare una passione legittima e legale, senza nascondersi dietro il falso allarme di una mera regolamentazione di cui i Comuni già conoscono l'iter procedurale e dove la Regione ha previsto una copertura finanziaria"
 

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