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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I dietro le quinte, la Giunta vuole blindare il super manager alla sanità Claudio Dario. Riconferma fino al 2024

Riunione in Giunta e delibera per un incarico legato alla durata della legislatura. Il contratto scade a giugno. Le offerte dal Nord per il manager. Ci sarà comunque una procedura di manifestazione di interesse, tramite avviso pubblico rivolto ai soggetti in possesso dei requisiti

Il 30 giugno prossimo scade il contratto al manager della sanità, Claudio Dario, direttore regionale Sanità e Welfare, originario del Veneto e giunto in Umbria dopo oltre 3 anni di comando dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari della PA di Trento. Da contratto può essere prorogato il suo rapporto con la Regione dell'Umbria fino alla fine dell'anno. Ma Dario - amato dal centrodestra (realmente unito su questa posizione), apprezzato dagli adetti alla sanità e nemico pubblico numero 2 per l'opposizione di centrosinistra - si sarebbe conquistato sul campo, dopo la Fase 1 sul coronavirus, una riconferma prima del tempo anche perchè la Giunta regionale deve continuare la riforma della macchina sanitaria (post-sanitopoli) e deve continuare a fronteggiare l'emergenza che il Governo ha prorogato per il timore di un ritorno di contagi fino a quando non ci sarà un vaccino.

La Giunta regionale, con voto unanime, ha deciso di "stabilizzare" una risorsa considerata preziosa che, tra l'altro, ha già richieste in altre parti del Paese alle prese con gli stessi problemi "sanitari" di casa nostra. L'assessore Coletto - il nemico pubblico numero 1 per il patto Pd-5Stelle - ha costruito i presupposti per una lunga riconferma evidenziando i limiti di una nomina a tempo per una carica così importante. Ovviamente la delibera approvata è generica visto che le norme prevedono un avviso pubblico al quale possono rispondere, per ricoprire tale incarico, tutti i soggetti in possesso "dei requisiti di professionalità ed esperienza connessi alla specifica area di intervento della Direzione".

Ma è chiaro, data l'esperienza maturata e il giudizio unanime della giunta Tesei, che Claudio Dario sembrerebbe blindato, salvo nomi clamorosamente altisonanti in grado di sostituirlo. "E' una grande risorsa e non possiamo permetterci il lusso di perderlo" e ancora "Ha lavorato senza sosta ottenendo grandi risultati nella lotta al Coronavirus che non è terminata". Sono questi alcuni giudizi anonimi, raccolti da Perugiatoday.it, in Giunta regionale preoccupati di uno scippo delle professionalità del manager da parte di altre regioni, soprattutto del Nord.

Scrive l'assessore Coletto nella delibera: "L’attuale orizzonte temporale (la scadenza a giugno e l'eventuale proroga fino alla fine dell'anno ndr) previsto per la durata dell’incarico per la responsabilità della Direzione mal si concilia con l’esigenza di presidio dei piani e dei programmi per la tutela della salute della nostra collettività regionale. Ricordo le azioni attivate e da attivare, da un lato, per la gestione della fase emergenziale ad oggi dichiarata fino al 31 gennaio 2021 che, in attuazione del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 c.d. “Rilancio”, prevede misure strutturali per il potenziamento del Sistema Sanitario e, dall’altro, per attuare le direttrici dell’azione di governo in materia sanitaria inserite nel Programma di Legislatura e finalizzati al miglioramento dei servizi, all’efficientamento della macchina organizzativa, al miglioramento della qualità percepita dei servizi offerti, alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale, al potenziamento degli strumenti finalizzati alla prevenzione e alla promozione della salute". La giunta ha fatto proprie queste preoccupazioni ed è stato deliberato un incarico fino alla fine della legislatura a partire dall'inizio di luglio. E come detto tutte ma proprie tutte le strade portano alla conferma del manager Claudio Dario. 

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