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Sanità, Marini: "E' prioritario garantire uguaglianza diritti"

La presidente dell'Umbria, Marini interviene alla presentazione del rapporto di Cittadinanzattiva sul tema del Federalismo in Sanità

Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, intervenendo giovedì mattina, a Roma, alla presentazione del Rapporto 2011 dell’Osservatorio civico di Cittadinanzattiva sul federalismo in sanità, afferma che: "In sanità, ciò che più ci interessa
è il punto di vista del cittadino, il suo diritto alla salute che non puòessere certamente condizionato da approcci ragionieristici”.

"In un momento come questo, di grave crisi economica e di difficoltà per la finanza pubblica - ha affermato la Marini - come Regioni abbiamo detto con chiarezza, anche assumendoci fino in fondo la nostra responsabilità, che si deve fare una riflessione sul livello essenziale di assistenza delle prestazioni che è possibile garantire ai cittadini. Dunque, anche il Governo deve dire quali sono i Lea, i livelli essenziali di assistenza, che il Paese può permettersi e che il Servizio sanitario nazionale si impegna a garantire con le risorse pubbliche”.

La numero uno della Giunta Umbra, successivamente sposta l'attenzione sul Patto per la Salute: "Il Patto ha rappresentato un momento avanzato di responsabilità delle istituzioni – ha aggiunto -, per poter funzionare deve appunto basarsi sull’equilibrio tra i ‘Lea’ che si vogliono assicurare al cittadino e l’adeguatezza del Fondo sanitario. In questi ultimi tempi, abbiamo visto però ridurre sempre di più le risorse del Fondo sanitario, al punto che oggi nemmeno compensano l’aumento dell’inflazione. I danni di questa impostazione già li stiamo vedendo, fino al 2014, quando si arriverà al meno venti per cento delle risorse del Fondo rispetto al 2010. Lo abbiamo detto formalmente al Governo - ha proseguito - abbiamo definito la manovra finanziaria ingiusta e iniqua e abbiamo contestato il fatto che le Regioni siano state impedite nel mettere in campo azioni autonome e alternative all’introduzione dei ticket, voluta dal Governo. È chiaro che un simile comportamento è sintomatico del fatto che il Patto per la salute tra Stato e Regioni è saltato”.

L’obiettivo prioritario della Regione Umbria rimane, dunque, il mantenimento di un sistema sanitario equo e universalistico, che garantisca i livelli essenziali di assistenza e quelli aggiuntivi previsti dalla normativa regionale a tutta la popolazione residente, senza distinzioni di genere, età, reddito, lavoro.
 

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