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Umbria, Fora lancia i "Civici Per"... essere alternativi ai populisti, fare opposizione sulle idee e riformare il centrosinistra

Non lo ammetterà mai ma studia per essere il nuovo Romizi, con forti venature sociali, per riconquistare in primis Perugia e riportare i valori di centrosinistra in mezzo alla gente

C'è una nuova sigla politica (ma soprattutto un nuovo contenitore) che si sta muovendo già, con una struttura certa, sui sentieri politici dell'Umbria. Il nome è ancora poco conosciuto "Civici Per (le idee e un futuro più giusto)". Il regista e il progetto invece sono noti da tempo: Andrea Fora e la rete dei civici anti-populisti (di destra e di sinistra). Arriva con otto mesi di ritardo soltanto perchè il Movimento 5 Stelle, alcune liste di sinistra e una parte del Pd non lo ha voluto alla guida della fallimentare coalizione giallo-rossa (sponsorizzata da Conte, Zingaretti e Di Maio) che lo hanno preferito al candidato liquido (a livello di ideologie... un po' forzista, un po' liberale di sinistra, molto ottimo ristoratore) Vincenzo Bianconi. Candidato talmente liquido che la Tesei se lo è bevuto con 20 punti di distanza. Ma torniano a quel Fora che piace moltissimo agli alti prelati, ai comitati civici e ad ambienti cattolici impegnati nel volontariato terzo mondista o caritas. Fora è consigliere regionale del gruppo Patto Civico e ora è il padre spirituale e organizzativo dei Civici che contano già ottanta referenti su tutto il territorio regionale, con tanto di firma a sostegno al progetto.

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Fora nel giorno della presentazione ufficiale del movimento non si è risparmiato nulla dopo otto mesi di tradimento che ha vissuto in prima persona ed è stato mitigato solo dalla elezione della sua lista civica che è arrivata al 4 per cento dei consensi, prendendo gli stessi seggi di quel Movimento 5 Stelle che non ha mai amato alla pari della Lega di Salvini. Spremendo le parole di Fora questo è il succo:  da oggi esistono due opposizioni ufficiali in consiglio regionale. Quella dura e pura, gridata e di sinistra, del tandem Bori-De Luca (Pd e Movimento 5 Stelle) sempre più alleati e forse accumunati, almeno in Umbria, da una comune radice valoriale.

E poi da oggi c'è Andrea Fora che, senza risparmiare critiche ma proponendo idee e progetti, ha già incassato diversi sì dalla maggioranza di centrodestra (vedi la riforma della Formazione professionale regionale). La rottura è già avvenuta: non era presente alla conferenza stampa di Pd-Movimento 5 Stelle-Bianconi con tanto di cartelli in mano per contestare la Giunta Tesei colpevole di non aver risposto a tutti i loro atti in piena emergenza Covid19. Ambienti della sua segreteria hanno definito molto negativamente l'evento avvenuto sull'atrio di Palazzo dei Priori. Lo stesso Fora ha detto: "Non ci troverete con dei cartelli per ribadire la nostra posizione, le nostre battaglie". Riferimento chiarissimo.

Ma quindi Fora è pronto a fare il salto sul campo negativo? No, assolutamente no anche se, in molti di noi, conoscono le sue passate simpatie per quel gruppo di civici che hanno appoggiato e appoggiano Andrea Romizi, sindaco forzista di Perugia. Lo ha detto chiaramente: "Il nostro campo è il centrosinistra, vogliamo tornare a parlare con quei lettori di area che hanno votato le destre per protesta e non per convinzione, anche perchè il centrosinistra non ha effettuato quel rinnovamento che ci aspettavamo e che soprattutto si aspettavano gli elettori".

Il progetto Fora dunque è ancora più ambizioso di un semplice balzo: vuole rilanciare il centrosinistra, vuole essere con il suo movimento sia cambiamento che leader di una coalizione da riportare al potere. Magari partendo proprio da quella sua Perugia ora passata sotto una giunta con tanto di Lega primo partito. Una Perugia che non potrà avere un terzo eventuale mandato Romizi, per questioni di legge elettorale. Moderato, vicino alla Chiesa, bravo ragazzo mai sopra le righe (come ha dimostrato con Bianconi) e studia, ci permetterà, il metodo Romizi per vedere se funziona ancora.

In più metterà in campo quell'anima sociale per stranieri ed ultimi che arriva fino ai cuori di tutta quella sinistra, apparentemente distante dai suoi valori di riferimento. Intanto il suo movimento Civici Per... ha già conquistato un pezzo di liberali di sinistra, non amanti del patto Pd-5Stelle, il movimento di Calenda, Azione, che andrà in tandem per il rinnovamento del centrosinistra. La riscossa di Fora dopo la batosta Bianconi è iniziata, ora però dovrà resistere e innovare (conquistare popolo) in questi anni. Purtroppo per lui la scena politica cambia ogni sei mesi, come i cellulari. Ma ad oggi Andrea Fora e i Civici Per sono la novità e per qualcuno la speranza. Non a caso in conferenza stampa ha chiaramente citato Papa Francesco e la "parabola" dei cattolici che non possono più stare alla finestra ma devono agire. Lui ha deciso di (re)agire dopo essere stato stoppato e lasciato in mano agli alleati dal segretario Verini, che è stato un po' come Ponzio Pilato... a riguardo della sua candidatura a presidente dell'Umbria. 

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