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Polpette avvelenate, abuso edilizia villa "babbo" Guasticchi: "Ecco perchè è una bufala"

Prima la lettera anonima con tanto di capogruppo della Lega che porta tutto in questura "per una stalla diventata mezza villa", poi i sospetti di una guerra interna al Pd per colpire il figlio Marco Vinicio, ora tutte le delibere e le autorizzazioni che dimostrano l'infondatezza delle accuse

Era una polpetta avvelenata e l'odore si sentiva lontano mille miglia.: Stiamo parlando deIl presunto abuso edilizio in una villa - giunto con lettera anonima....che tanta anonima non è mai sembrata - denunciato dal capogruppo della Lega Nord Gianluca Cirignoni che andava a colpire la casa di Giancarlo Guasticchi. Ottantenne super dirigente della Provincia di Perugia ai bei tempi e padre di quel Marco Guasticchi, scomodo presidente della Provincia e nonchè capo corrente del renzismo nostrano. Come Perugiatoday.it abbiamo dato la notizia togliendo nomi, cognomi e anche la località della villa nel comune di Umbertide.

Un fatto di rispetto per noi stessi in primis (gli anonimi non hanno mai ragione perchè si nascondono) e soprattutto perchè tutti hanno scritto, noi compresi, che guarda caso ad Umbertide c'è una guerra alla luce del sole tra l'amministrazione comunale e lo stesso Guasticchi. E spesso il killeraggio (presunto in questo caso) si muove per strade tortuose e inaspettate e utilizza anche vie che non sono quelle che portano al proprio orticello. Giancarlo Guasticchi ha accolto anche il nostro invito a spiegare con fatti alla mano che quella lettera anonima era solo una polpetta avvelenata. Ecco la sua spiegazioni. A voi lettori la possibilità di farvi un giudizio su questa storia.

di Giancarlo Guasticchi

In questi giorni sono apparse notizie di stampa circa abusi edilizi che sarebbero stati accertati sul terreno di proprietà del dott. Giancarlo Guasticchi, il quale, ritiene opportuno chiarire la vicenda nei suoi esatti termini: 

Non corrisponde alla verità che un garage di 32 metri quadrati è stato trasformato in una abitazione di circa 250 metri quadrati distribuiti su tre livelli (piano interrato, piano terra e mansarda) “senza alcun permesso edilizio e per di più in una zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico”.

La realtà dei fatti, tutti documentabili, è la seguente:

- Il Comune di Umbertide, con permesso di costruire n.537 del 22.1.2008, autorizzava l’ampliamento di un preesistente annesso 
(anch’esso munito di titolo abilitativo) con destinazione magazzino e rimessa attrezzi. Tale ampliamento veniva assentito anche dalla locale Soprintendenza ai fini della tutela del paesaggio.

Il progetto prevedeva un annesso pertinenziale della superficie interna di mq. 30 circa ed un’altezza di ml.3,40 in gronda con copertura a falde inclinate. - Successivamente il dott. Giancarlo Guasticchi, in quanto proprietario in zona di circa 28 ettari di terreno agricolo, chiedeva al Comune di Umbertide un ulteriore ampliamento di detto annesso comportante 
la realizzazione di due tettoie (per una superficie calpestabile di circa 60 metri quadrati) e l’innalzamento della copertura a falde di circa 90 centimetri (con realizzazione di un soppalco interno di circa 30 metri quadrati); il tutto per una superficie interna complessiva sui due livelli di 90 metri quadrati circa.

Tale intervento, in quanto rispondente alle previsioni di cui alla legge regionale n.11 del 2005, veniva assentito dal Comune con permesso di costruire n.399 del 12.12.2011 (previo asservimento dei terreni agricoli anzidetti quanto alla maggiore volumetria utilizzata) e la competente Soprintendenza si esprimeva favorevolmente sotto il profilo paesaggistico.
Quindi, diversamente da quanto scritto e affermato negli articoli di stampa pubblicati in questi giorni su siti web, giornali e social-network, l’immobile pertinenziale in questione, nella sua attuale consistenza volumetrica e di ingombro, è pienamente legittimo e munito di tutte le prescritte autorizzazioni.

Per di più è pacifico che non si tratta di una abitazione di 250 metri quadrati distribuiti su tre livelli, bensì di un annesso pertinenziale di complessivi 90 metri quadrati distribuiti su due livelli. Quanto alla destinazione d’uso, la circostanza che all’interno di esso è stato realizzato un piccolo servizio igienico non consente di affermarne il mutamento giacché ben altri sono gli elementi costruttivi che, complessivamente considerati, caratterizzano una civile abitazione.
Vero è che in corso d’opera sono state eseguite, di fatto, alcune modifiche rispetto a quanto previsto nel progetto approvato.

In particolare si è trattato: 

- della posa in opera di vetrate ai lati delle tettoie (di cui una è utilizzata come limonaia); - della riduzione a 90 centimetri di un’apertura che il progetto prevedeva di ml. 2,50; - della trasformazione di una finestra in una porta in legno e lo spostamento di altra finestra;- della esecuzione di opere interne in parziale difformità.Tali modifiche sono state accertate dal Comune in sede di sopralluogo, ma, tenuto conto della loro conformità allo strumento urbanistico 
generale e della pressoché inesistente incidenza sotto il profilo paesaggistico, l’istanza di accertamento di conformità (art.17 L.r. n.21 del 2004) e quella di conformità paesaggistica (art.167 del D.Lg.vo n.42 del 2004) hanno ricevuto parere favorevole, sia dalla Commissione edilizia, sia dalla locale Soprintendenza. Peraltro il Comune, al termine dei due procedimenti di sanatoria, ha comunicato al dott. Giancarlo Guasticchi l’importo delle oblazioni ed il relativo pagamento è stato effettuato.

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