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Terni, arrestato il sindaco Di Girolamo: Salvini corre in Umbria, coro unanime: "Dimissioni"

Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5Stelle chiedono la testa del sindaco: "Lasci subito, Terni merita di meglio"

Le manette ai polsi del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e dell'assessore al Lavori pubblici, scatenano le opposizioni. Il coro che si alza dall'altro lato della barricata è: “Dimissioni, dimissioni”.

Comincia Forza Italia, con un comunicato durissimo: “La particolare e delicata situazione della Città di Terni, soprattutto nel bel mezzo di una procedura di predissesto ancora non conclusa, ha bisogno di un Governo nel pieno delle sue funzioni e con un Sindaco e una Giunta autorevoli e forti. Terni non può permettersi una amministrazione decapitata a causa di una inchiesta che, tra l';altro, riguarda le responsabilità dell'attuale gestione. Siamo da sempre convinti assertori di un sano garantismo e di certo non cambieremo idea ora, ma pensiamo che sia assolutamente necessario che il Sindaco, anche per difendersi al meglio dalle pesantissime accuse che gli vengono rivolte, rassegni immediatamente le dimissioni, favorendo così una netta separazione tra le sue vicende personali e l'amministrazione cittadina. Certamente non fa piacere che la propria Città assurga alle cronache nazionali per fatti così gravi che, ove fossero dimostrati, sarebbero la conferma dell'esistenza di un sistema di gestione del potere, di cui da sempre sospettiamo, e che ha prodotto cittadini di seria A (quelli vicini al potere) e cittadini di serie B (tutti gli altri) provocando la fuga di tante persone perbene fuori dal nostro territorio. Chiaramente accertare eventuali reati sarà compito della magistratura ma di sicuro a Terni tutti conoscono un sistema da tempo corroso da troppe situazioni poco chiare. Speriamo che la magistratura chiarisca al più presto ogni ombra”.

Intanto, domani, mercoledì 3 maggio, alle ore 11.30, Matteo Salvini sarà a Terni. Il Segretario Federale della Lega Nord, incontrerà i rappresentanti della stampa nella sede locale del carroccio in via Angeloni 16, per definire la posizione della Lega Nord in merito alla notizia dell'arresto del sindaco Di Girolamo e dell'assessore Bucari per la vicenda degli appalti pubblici. Presenti in conferenza stampa anche il senatore Stefano Candiani e il capogruppo Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini. A seguire Matteo Salvini inconterà i cittadini ternani.

"Dobbiamo ripulire Terni e tutta l'Umbria - ha dichiarato il senatore Stefano Candiani - Dall'inchiesta degli appalti pubblici abbiamo avuto conferma di come le amministrazioni del Partito Democratico gestiscono il potere". E ancora: "Dimissioni immediate, commissariamento e poi subito al voto - ha dichiarato il capogruppo Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini - Gli arresti del sindaco Di Girolamo e dell'assessore Bucari mettono la parola fine ad un regime di marca PD che ha gettato Terni in pasto ad interessi specifici contro il principio generale e inviolabile della legalità  La Lega Nord Terni, fin dal settembre 2015, aveva denunciato delle "anomalie" e "vicende poco chiare" nell'assegnazione degli appalti relativi ai lavori del verde pubblico. Evidentemente non avevamo tutti i torti, anzi - conclude Fiorini - E' questa l'ennesima dimostrazione di un governo della città basato su scambi di favore e su un meccanismo di reciproco scambio tra sistema economico e sistema politico".

E' c'è anche il Movimento 5Stelle, con il senatore Lucidi: “È iniziata la pletora di dichiarazioni e frasi fatte. Armi di discussione di massa, buone da tirare fuori alla prima occasione, nel tentativo di anestetizzare i cittadini”. Il riferimento è al Pd e alle loro dichiarazioni in sostegno a Di Girolamo. “Purtroppo per questi signori, le grandi città le fanno i grandi uomini, ed oggi Terni non è una grande città. Le dimissioni del Sindaco, apriranno la porta del commissariamento ponte fino alle prossime elezioni. Di Girolamo, in questi anni, non ha fatto nulla per difendere la città, contro l'inquinamento delle acciaierie, contro gli inceneritori, contro i rifiuti, contro la desertificazione lavorativa, contro il declino universitario, contro il degrado di una città lasciata a se stessa. Quello che ha fatto invece lo stabilirà la magistratura, nella quale riponiamo la massima fiducia. Ma Terni e l'Umbria hanno bisogno di interlocutori nuovi”.

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