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Sparatoria a Ponte Felcino, Spagnoli: "Frazione martoriata dai furti, il Comune deve intervenire"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, dopo la sparatoria a Ponte Felcino

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, dopo la sparatoria a Ponte Felcino. 

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Tanto tuonò che piovve! A Ponte Felcino, martoriata dai continui furti come tutta la zona Nord della città, alla fine ci è scappato il morto. La settimana scorsa un ladro di origini albanesi, dopo aver svaligiato una tabaccheria, è rimasto ucciso in seguito ad uno scontro a fuoco con i Carabinieri e una guardia giurata. I suoi complici, codardi e vigliacchi, sono scappati e hanno fatto perdere le tracce, lasciando il loro “compare di furti” agonizzante. 

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Purtroppo la notizia non ci sorprende affatto, anzi la morte del ladro sembra una di quelle tragedie annunciate. La zona di Ponte Felcino e delle altre frazioni a Nord di Perugia (Solfagnano, Piccione, Casa del Diavolo, eccetera) ormai da tempo sono diventate “terra di conquista” per ladri e balordi, con i residenti che da mesi “urlano” la loro disperazione con denunce e segnalazioni, senza essere ascoltati né dalle istituzioni né dai media, salvo rare eccezioni. Ora che c’è scappato il morto, la notizia del furto ha attirato l’attenzione e anche le istituzioni, Comune in primis, sembrano essersi svegliate e ora vogliono rafforzare i controlli sul territorio: guarda caso, negli ultimi giorni queste frazioni stanno “respirando” un po’ di pace e tranquillità. 

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Dall’inizio dell’anno, in tutta la zona Nord e nelle relative frazioni, si sono registrati una trentina di furti e tentativi di furto ai danni di case e attività, senza contare gli episodi non denunciati dalle vittime o per paura di vendette o per sfiducia. La notte stessa dello scontro a fuoco c’è stato un altro furto a Pierantonio di Umbertide e il giorno prima i ladri avevano preso di mira un bar a Ramazzano: come possono gli abitanti di queste frazioni vivere così? Peraltro il Presidente dell’associazione Ma.Pi.Ca. Umbria, Giuseppe Castelli, ci ha segnalato che a Casa del Diavolo sono state avvistate persone sospette mentre fotografavano alcuni appartamenti e altri soggetti che, dopo aver posteggiato l’auto, attraversavano i binari FCU a piedi… Lodevole è senz’altro l’impegno e l’unione dei residenti delle frazioni che hanno fatto squadra per difendere il loro territorio, fanno vigilanza notturna sulle strade e hanno creato gruppi whatsapp per comunicare e segnalare ogni azione sospetta. Purtroppo, però, l’azione dei cittadini da sola non basta, se non viene supportata dalle istituzioni. 

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La cosa più preoccupante è che in questa zona Nord i balordi, prima che morisse il ladro giovedì scorso, potevano “operare” e poi fuggire in tutta tranquillità. Questo la dice lunga sull’assoluta mancanza di controllo del territorio: non a caso gli abitanti dei Ponti, di Piccione, Solfagnano, Tavernacce, Resina, Casa del Diavolo, Bosco, eccetera si sentono abbandonati e considerati “cittadini di serie B”. Le Forze dell’Ordine cercano, come sempre, di fare il massimo per tutelare la sicurezza, ma hanno le mani legate, con una carenza di organico di circa 40 unità e con sole due volanti a turno che, oltre ad essere logore e con più di 200.000 km, devono coprire delle porzioni enormi di territorio! Come possono poliziotti e carabinieri lavorare in questo modo?

A proposito, ai due Carabinieri e alla guardia giurata indagati per la morte del ladro va la massima solidarietà mia e di tutto il Movimento per Perugia. I Carabinieri hanno fatto il loro mestiere, hanno cercato di fermare i ladri che, dopo aver svaligiato la tabaccheria, non hanno rispettato l’Alt e hanno pure speronato l’auto della guardia giurata, dopo è seguita la sparatoria: ha proprio ragione Salvini, questi Carabinieri e il vigilantes non meritano un processo, semmai un premio. Se, invece di andare a rubare, il ladro fosse rimasto in casa con la sua famiglia, non saremmo qui a parlare della sua morte… Peraltro il “signore” era già stato arrestato nel 2014 e accusato di essere il “basista” di oltre 60 colpi in tutta la provincia. Noi stiamo dalla parte delle Forze dell’Ordine, sempre.

Ora anche il Comune deve fare la sua parte: tutte le frazioni a Nord di Perugia sono prive di telecamere sulle strade, invocate a gran voce dai residenti. Perché il Comune non ascolta questa richiesta? Perché non vengono mandate le pattuglie dei Vigili Urbani per controllare le vie e segnalare alla Polizia movimenti o persone sospette? Possibile che si sia rinunciato al controllo di queste zone della città? I cittadini hanno fatto sempre la loro parte, ora tocca alle Istituzioni intervenire.

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