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Socialisti sul piede di guerra: "Vogliamo scegliere in autonomia il nostro assessorato"

I socialisti rivendicano “la propria autonomia sull’indicazione di eventuali figure per ricoprire il ruolo di assessore, partendo dal consenso ricevuto dagli elettori

Sembra proprio che i poveri addetti stampa delle varie compagini politiche stiano lavorando più ora che in tempi di elezioni. I commenti post-voto fioccano come non mai, infarciti da forti mal di pancia e richieste a non finire.

Questa volta a dire la loro sono i socialisti umbri che con il 3.46 per cento, peraltro 3.46 fondamentale, vogliono mettere le cose in chiaro. Ed è così che tramite comunicato stampa annunciano: “Si ritiene di non condividere, né tanto meno accettare diktat che provengono da esponenti di altre forze politiche, che al proprio interno possono scegliere criteri di selezione particolari”.

I socialisti rivendicano “la propria autonomia sull’indicazione di eventuali figure per ricoprire il ruolo di assessore, partendo dal consenso ricevuto dagli elettori e considerando che, con la riduzione a 5 unità della giunta, chi ricoprirà questo ruolo dovrà possedere determinati requisiti per affrontare al meglio i problemi che la regione ha davanti”.

Niente spazio a interpretazioni, quindi, ma una vera e propria richiesta. Un senza se e un senza ma che in piazza della Repubblica (sede del Pd) qualcuno sta sicuramente già commentando, consapevole del fatto che quando gli alleati scrivono “la lista ‘Socialisti Riformisti Territori per l’Umbria’ è stata determinante per la vittoria della coalizione” tutti i torti proprio non li hanno. Un lungo comunicato stampa infarcito di dati e paesi in cui casa socialista ha visto la meglio, come ad esempio Avigliano Umbro, comune di 2.539 anime, dove i capitanati da Rometti hanno raggiunto il ben 27 per cento. L'ansia da totogiunta torna quindi a farsi sentire e chissà alla fine chi avrà la meglio. 

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