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Governo Romizi, il sindaco lancia i primi interventi: Ufficio anti-degrado, agenti nei territori

Nessuno giorno di riposo per il neo-cittadino che è conteso da tutte le trasmissioni nazionali. Ma la testa è a Perugia su tre dossier: Giunta comunale, sicurezza e rilancio della Gesenu

Niente riposo per il neo-sindaco Andrea Romizi che ha conquistato il comune di Perugia - dopo 70 anni di sinistra - e che ora sta ricevendo inviti da tutti i media nazionali per approfondire questa sua impresa politica. Il giovin primo cittadino - ospite a Porta a Porta e di Agorà in Rai - ha spiegato che sta già lavorando su tre fronti per iniziare la sua avventura a Perugia: il nodo Giunta, le prime innovazioni alla macchina comunale e il dossier Gesenu, la partecipata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti.

Partiamo dalla Giunta. Romizi ha una idea chiara: tanti giovani preparati, mix tra volti emergenti del centrodestra - possibilmente moderati nei modi e toni - e personaggi civici senza tessera fino ad ora messi ai margini del potere e del clan della cultura cittadina. Equilibrio dunque tra le anime che hanno permesso di licenziare l'ex primo cittadino Wladimiro Boccali.  I nomi di area centrodestra: Daniele Porena, Emanuele Scarponi, Emanuele Prisco, Leonardo Varasano, Otello Numerini. Assessorati pesanti a professionisti civici che siano espressione di tutta la città. Il vice-sindaco: tutti i rumors portano a Diego Dramane Waguè.  

Secondo nodo della prima era Romizi: il cambio di passo. Ci sarà un ufficio comunale contro il degrado con tanto di pronto intervento immediato e la raccolta di segnalazioni da parte dei cittadini.  Sul versante sicurezza: riorganizzazione della Polizia Municipale con meno uomini negli uffici e più in strada. Nasce il vigile di quartiere a Perugia per controllare affitti in nero e potenziali situazioni a rischio da segnalare alle forze dell'ordine. Macchina comunale: dirigenti e personale da far ruotare per ridare entusiasmo, slancio e allo stesso tempo garantire le decisioni della Giunta. Già pronta la Task-Force per studiare tutto il bilancio e capire se è veramente sano come ha ribadito  Boccali. Molti già i dubbi a riguardo.

Terzo nodo: La Gesenu deve avere un presidente dopo le dimissioni del dottor Ventanni. Si stanno studiando curriculum per una rinnovata trasparenza e meritocrazia anche perchè l'azienda partecipata deve affrontare un risanamento difficile. 

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