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Presa di mira nella notte la sede di Casapound: scritte e insulti. "Ora il Pd condanni questo atto incivile"

Il Movimento, dopo il raid notturno, duro contro il consigliere regionale Solinas che chiede la messa al bando del gruppo di destra: "Bravo a cambiar partito solo per mantenere la poltrona"

Scritte e dito medio disegnato sulla serranda della sede di Casapound Perugia dopo l'annuncio della manifestazione politica, un corteo anti-criminalità, a Ponte San Giovanni prevista per il 16 dicembre. Dopo che la sinistra, la Cgil e l'Anpi hanno bollato di fascismo, con tanto di richiesta di divieto di manifestazione, il gruppo di destra; nella notte sono spuntate le scritte e gli insulti. "Via Casapound da Perugia".

"Le accuse false  piovuteci in queste ore - afferma Ribecco - sono ancora più gravi perché pronunciate da “omuncoli” che sono al servizio delle istituzioni e ricoprono un ruolo al servizio di tutta la cittadinanza e non solo di una sparuta minoranza. Attendiamo una ferma condanna e una presa di posizione netta riguardo questi atti che poi possono sfociare in violenza contro l’avversario politico da parte dei vari Bori, Bistocchi e non ultimo il consigliere regionale Solinas".

Casapound non ha risparmiato critiche verso il consigliere regionale Solinas che ha chiesto la messa al bando del movimeno come fu fatto 40 anni fa - in un'altra Italia - per Ordine Nuovo. "Quest’ultimo - Solinas ndr - più adatto a cambiare partito pur di non perdere la poltrona che ad una politica al servizio dei cittadini - conclude Ribecco -  attaccato come un vampiro allo stipendio da consigliere regionale si è reso protagonista di un comunicato contro di noi degno del migliore regista di Hollywood. Adesso sia altrettanto solerte nella condanna di questo gesto".

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