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Ricci:"Assisi fuori da candidatura per la Capitale Europea? Mai detto"

Intervista al sindaco di Assisi Claudio Ricci dopo la battaglia per salvare il punto nascita. Lunedì conferma l'occupazione della Regione e promette che...

Sindaco Ricci, la prima domanda è d'obbligo dopo alcune notizie apparse sui giornali on-line: con l'eventuale chiusura del Punto Nascita dell'Ospedale di Assisi - determinato dalla riforma sanitaria regionale - lei toglierà Assisi dal tandem con Perugia per la Capitale Europea della Cultura 2019?

"Non ho mai detto questo. Forse sono state frasi estrapolate da un discorso più ampio. Assisi è la città umbra  più importante a livello internazionale. Il nostro dovere è crescere e collaborare per l'Umbria e per il Paese alle attività culturali di valore mondiale. Ma questa nostra collaborazione, ho ribadito, non può essere sempre pretesa da altri che magari poi non rispettano la tradizione, la storia e le sei milioni di visite che Assisi colleziona ogni anno. La nostra sull'ospedale è una battaglia politica e non una potenziale vendetta. Se non passerà la nostra proposta sanitaria per il nostro nosocomio - già presentata alla Regione - dove è previsto un punto nascita, ma anche servizi sanitari a disposizione non solo del territorio ma dell'Umbria tutta".
 
Conferma invece che intende occupare lunedì prossimo il consiglio regionale quando si voteranno le linee guida della Riforma sanitaria del presidente Marini?
"Confermo. Ma non sarà un esodo di Assisi verso Perugia. Abbiamo raccolto 3200 firme a sostegno del nosocomio: ma a Perugia saremo in pochi, selezionati e rappresentanti delle istituzioni. Dialogare, dimostrare e agire è quello che vogliamo ora".
 
La Marini ha detto che non si piegherà davanti ai localismi...
"Localismi e campanile stona per una città come Assisi con vocazione mondiale. E' nostra intenzione dimostrare che depotenziare l'ospedale di Assisi comporta tre errori. Il primo di natura tecnica: nonostante non sia stato nominato il primario per il settore natalità abbiamo registrato 400 nascite, quando tutto l'organico era completo si è toccata quota 700. Abbiamo le carte in regola in fatto di numeri. Abbiamo un territorio di utenza di oltre 70mila unità".
 
Scusi sindaco, lei che bravo con i numeri: a Pantalla - ospedale unico di Todi e Marsciano...Todi terra della Marini - è a conoscenza di quante nascite?
"Meno di 400 e con primario al seguito. Questi i dati provvisori"
 
Bene, torniamo alle ragioni di Assisi; ci eravamo fermati alla seconda...
"C'è poi un aspetto storico e culturale: nella terra di Francesco e Chiara non nascerà più nessun Francesco e Chiara di Assisi. Pensa che sia una stupidaggine? Vedrà che clamore mediatico nazionale e internazionale salterà fuori...L'Ospedale ad Assisi esiste dal 1300. Si può attaccare Ricci, ma non la storia di Assisi".
 
Terzo Motivo....
"Ospedali in città ad altro valore spirituale come Assisi e Monterotondo....umanizzano la sanità, la malattia e il dolore. Quello che si chiede ad una sanità moderna".
 
Domanda politica: anche alla luce di questo contrasto, quanto le pesa non aver sfidato per il centrodestra (quando ancora esisteva) proprio la Marini alle ultime regionali?
"Io credo nei partiti, sono uomo di partito e quindi ho accettato la decisione di un altro candidato. Sono spaesato in questo oeriodo dove la politica per colpa anche dei partiti è irriconoscibile. Solo ora capisco quando sia importante e gratificante essere il sindaco di Assisi; una delle città più importanti del Paese".

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