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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pd, seconda chance per Guasticchi: l'asse con Renzi vale oro

Dopo il declassamento delle province, il Presidente si è ripreso un po' di futuro proprio grazie all'intuizione di fare asse con i rottamatori. Oggi incoronato capo della corrente in Umbria dal sindaco fiorentino

Chi pensava fosse una pazzia quella di abbracciare Matteo Renzi, il rottamatore e sindaco di Firenze, da parte di Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia, lasciando perplessi gli amici di sempre (popolari ed ex Margherita), non aveva fatto bene i conti politici all'interno del Pd.

Al Bing Bang di Matteo Renzi, in onda a Firenze, c'è scritto chiaramente che per il futuro sfidante di Bersani il referente umbro - capo cordata si badi bene - è proprio quel Marco Vinicio Guasticchi che da oggi è il rappresentante dell'altra metà del cielo (minoritaria o maggioritaria che sia) del Pd nazionale e umbro.

Dopo gli incubi di una provincia, come ente, ormai declassato e in mano in prospettiva dei colleghi (Presidente Marini in testa) che dovranno decidere sulle future deleghe e spogliazioni dell'ente (che gli spetta per legge dal decreto Salva Italia di Monti), sui territori di Guasticchi è tornato a splendere il sole in prospettive delle elezioni nazionali del 2013 ed eventualmente anche per le primarie interne da qui al 2015.

Non è finito, dunque. Può ripartire a condizione che alle primarie di autunno sappia portare alla grande il renzismo, magari alleandosi con i popolari e trovando sponde nel ternano. Tutte le strade sono aperte.

Certo il Presidente deve stare attento a non scivolare dentro la pista da pattinaggio sul ghiaccio della politica umbra. Attento anche ai suoi amici amministratori, Gubbio e Castello in testa, che stanno subendo qualche perplessità.

E infine: chi sperava che Guasticchi se ne andasse dal Pd, magari con i renziani, rischia di sbagliare ancora: infatti Renzi dixit, otti 23 giugno, "Anche se perdessimo le prima comunque resteremmo nel partito dando il nostro contributo a chi ha vinto". Scacco. Per sapere se è matto, il tempo dirà. Comunque i giovani leoni bersaniani di Rifare l'Italia, Marini-Boccali-Giulietti-Todini, sono ben saldi sulla strada del futuro: forti del consenso ottenuto. Sono consapevoli di essere avanti in Umbria ai renziani. Ma ail gioco dell'Asse pigliatutto da oggi è impossibile. Dovranno convivere con i renziani.

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