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Rimborsi benzina consiglieri Perugia, Federconsumatori: "Questione disgustosa"

La Federconsumatori interviene sui rimborsi spesa per la benzina dei consiglieri comunali di Perugia, definendo tutta la questione davvero "disgustosa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

La Federconsumatori di Perugia interviene a muso duro sul bonus benzina dei consiglieri comunali di Perugia, prendendo le distanze dalle scelte del consiglio comunale: "Di cosa si parla di importante in consiglio comunale a Perugia? Di una cosa disgustosa come il rimborso benzina. Qualche giorno fa i due consiglieri comunali Sbrenna e Neri (rispettivamente Pdl e  Comunisti Italiani) , che hanno in passato rivestito importanti incarichi istituzionali, hanno sollevato il problema dei rimborsi, reclamando la loro spesa per la benzina. Da regolamento, il rimborso spetta ai consiglieri residenti al di fuori del capoluogo".

"Ora-continua il presidente Alessandro Petruzzi-ammesso che in un momento storico difficile come questo un problema sussista, dovrebbe essere un dirigente ad occuparsene e non un ordine del giorno del consiglio comunale, che dovrebbe invece lavorare per risolvere le difficoltà vere di Perugia, tra le quali la sicurezza, il lavoro e i costi dei servizi. E' vergognoso che in Consiglio si perda tempo a parlare di questioni inutili e dispendiose come il rimborso benzina, quando fuori dal “palazzo” i costi dei servizi pubblici per i cittadini raddoppiano giorno dopo giorno.

Tanto più è vergognosa la presa di posizione del presidente del Consiglio Regionale Umbro, il signor Eros Brega, che ha negato alla stampa i nomi di coloro che si avvalgono del rimborso.

Questo è quello che pretendono i nostri amministratori. Al contrario da parte dei lavoratori “comuni” nessuna pretesa. Un cittadino qualsiasi che, ad esempio, da Città della Pieve deve venire a Perugia per lavoro, a causa della quasi totale assenza di mezzi pubblici, è costretto a mettersi in macchina spendendo per il viaggio di andata e ritorno almeno metà della sua paga giornaliera. Dunque, qualche lavoro è più dignitoso di qualcun altro? Qualche lavoratore più rispettabile di qualcun altro?

Un consiglio per i nostri amministratori: l'indignazione dei cittadini è al limite, si pensi ai problemi seri e si discuta di come migliorare  la vita dei cittadini ormai sull'orlo di una sopportabilità della casta vicina al conflitto.


 

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