rotate-mobile
Politica

Umbria, riforma comunità montane: intesa Regione-sindacati

Dare il via alla riforma delle Comunità montane, salvaguardando i posti di lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato. Questo è il punto centrale dell'accordo tra Regione e Sindacati

Dare attuazione alla riforma delle Comunità montane, salvaguardando i posti di lavoro di tutti i dipendenti a tempo indeterminato. È questa la finalità alla base del protocollo d'intesa che è stato siglato oggi tra Regione Umbria e sindacati, con cui si dà seguito all'accordo raggiunto nel gennaio scorso alla luce delle modifiche del quadro istituzionale, normativo e finanziario intervenute a livello nazionale e regionale.

Il documento è stato sottoscritto dagli assessori regionali al Bilancio e Riforme, Gianluca Rossi e alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.

"Un altro passaggio fondamentale nel processo di riforma endoregionale avviato dalla Giunta regionale per la semplificazione e l'innovazione del sistema istituzionale  - sottolineano gli assessori regionali Rossi e Cecchini - poiché individua l'avvio di un percorso condiviso con le parti sociali per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per un processo di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica che dovrà investire l'intero sistema istituzionale umbro".

Con l'intesa, Regione e sindacati si impegnano ad attuare le norme relative al personale a tempo indeterminato delle Comunità montane in via di abolizione contenute nel disegno di legge per la riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell'Agenzia forestale regionale, attualmente all'esame del Consiglio regionale, affinché siano ricollocati "tutti i lavoratori, sia del comparto funzione pubblica che forestale, dipendenti a tempo indeterminato alla data del 3 novembre 2011, salvaguardando la natura dei contratti di lavoro.

Per gli operai forestali assunti a tempo determinato, in servizio al 31 gennaio 2011, l'intesa prevede l'avvio di percorsi di stabilizzazione, con graduazione triennale, tenendo conto dell'anzianità dei servizi prestati. I Comuni e le loro forme associative, in particolare le nuove Unioni di Comuni che dovranno essere costituite entro il 31 dicembre, e le Province con cui la Regione ha sottoscritto un protocollo d'intesa per il trasferimento di alcune competenze, saranno sensibilizzati e coinvolti affinché, per eventuale fabbisogno di personale, diano priorità, qualora necessario, all'assunzione di lavoratori provenienti dalle Comunità montane, così come verranno messe in essere tutte le forme possibili per incentivare l'uscita dei lavoratori che ne avranno la possibilità.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbria, riforma comunità montane: intesa Regione-sindacati

PerugiaToday è in caricamento