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Umbria, il taglio agli sprechi in Consiglio regionale vale 700mila euro. Le opposizioni: "Bene così, scelta di continuità"

Iniziato l’esame del bilancio di previsione 2020-2022, il presidente dell'assemblea legislativa Squarta: "Segnale forte e spesa ridotta come mai era accaduto prima"

Una razionalizzazione delle risorse che ha portato a un risparmio di 700mila euro. Questo il risultato esibito oggi da Marco Squarta, presidente dell'assemblea legislativa dell'Umbra, di fronte alla Prima commissione consiliare presieduta da Daniele Nicchi che oggi (2 marzo 2020) si è riunita per iniziare l’esame del bilancio di previsione 2020-2021-2022 del Consiglio regionale. “Abbiamo dato un segnale forte ed effettuato una riduzione della spesa come mai c’era stata prima, con un risparmio di circa 700mila euro ottenuto grazie alla riduzione del trasferimento da parte della Giunta di 200mila euro a cui si aggiunge l’impegno della restituzione di 500mila euro appena verrà certificato l’avanzo”, ha detto Squarta ricordando anche come la proposta di bilancio previsionale è stata approvata all’unanimità dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni.

IL DETTAGLIO - "La proposta di bilancio - si legge in una nota del Consiglio regionale - prevede una riduzione della spesa di circa 700mila euro. Il quadro generale presenta entrate per 19 milione e 230mila euro di cui 18 milioni e 100 trasferiti dalla Giunta, con una riduzione importante ogni anno visto che nel 2010 venivano trasferiti 22 milioni e 600mila. A questi si aggiungono i trasferimenti da parte dell’Agcom di circa 100mila euro; 288mila euro di altre entrate (come buvette, interessi attivi e cause pendenti); un avanzo applicato che riguarda l’esercizio dell’anno precedente di circa 700mila euro. La previsione di spesa complessiva per il 2020 è di oltre 19 milioni e 230mila euro, quasi 3,5 milioni in meno rispetto al 2010. Le voci di spesa del bilancio di Palazzo Cesaroni riguardano gli organi istituzionali (48 per cento), il personale (34 per cento), beni e servizi (11 per cento). Nelle spese ci sono circa 9 milioni 300mila euro di competenze organi e assegni vitalizi (indennità di fine mandato degli amministratori regionali 700mila, indennità assessori esterni 380mila, assegni vitalizi 3,6 milioni, funzionamento gruppi consiliari 150mila, personale gruppi 940mila, Irap assegni vitalizi 530mila, indennità amministratori regionali 3 milioni), circa 400mila euro di trasferimenti fondi ai vari organismi (Isuc 120mila, Centro studi giuridici 50mila, Cal 21mila, Corecom 97mila, funzionamento Corecom 100mila), spese Assemblea legislativa 250mila euro, spese personale 6 milioni e 600mila, revisori 140mila euro, 2 milioni per acquisizione beni e servizi, 380mila euro fondi di accantonamento. Tra le attività istituzionali c’è la promozione di attività di informazione e partecipazione tra istituzione regionale e scuola per 20mila euro, i patrocini per 150mila, la quota per la Conferenza dei presidenti delle Assemblee di 49mila".

GLI INTERVENTI - Al termine dei lavori Daniele Nicchi ha espresso “apprezzamento per il lavoro svolto dall’Ufficio di presidenza che, con il voto all’unanimità della proposta di bilancio, ha dimostrato senso di responsabilità. In un momento di difficoltà come quello attuale la politica, e in particolare l’Assemblea legislativa, deve dare un esempio di rigore e risparmio. Particolarmente positivo l’aver individuato soluzioni per la riduzione del bilancio senza andare ad intaccare il funzionamento di Palazzo Cesaroni”. Oltre all'intervento finale del presidente della Prima commissione consiliare, sono stati diversi quelli dei commissari nel corso della seduta. Per Thomas De Luca (M5S) è necessario “andare nella direzione di una ulteriore revisione dei vitalizi, in particolare per quanto riguarda i doppi vitalizi. Da prevedere nel bilancio un modo per le trascrizioni dei lavori delle Commissioni, utili ad esempio per le audizioni del Comitato controllo e vigilanza”. Per Donatella Porzi (Pd) “è un bilancio a cui va dato un apprezzamento; da condividere la linea scelta dall’Ufficio di presidenza, che prosegue nelle scelte fatte nel precedente bilancio di previsione. Corretto anche mantenere le quote di patrocinio per aiutare comuni e associazioni del territorio”. Per Paola FIoroni (Lega-vicepresidente dell’Assemblea legislativa) nel bilancio c’è stata una “chiara scelta politica dell’Ufficio di presidenza di fare un taglio alle spese di funzionamento, andando a incidere dove c’erano possibilità di una revisione della spesa senza andare a limitare l’operatività. Una linea da tenere nel rispetto della nostra Regione”. Per Simona Meloni (Pd-vicepresidente dell’Assemblea legislativa) si tratta di un “bilancio che è stato ridotto seguendo il buon senso, anche per il momento storico che stiamo vivendo, continuando quello che da molti anni si stava facendo. Abbiamo deciso di mantenere l’assetto legato al territorio per dare aiuto a Comuni e associazioni soprattutto per il supporto al sociale e alla cultura”.

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