Un referendum tutto umbro per cambiare la legge elettorale: "sì al ballottaggio"

La battaglia per la leggere elettorale umbra continua per cancellare quegli aspetti definiti "anticostituzionali". Su tutti: quel premio di maggioranza del 62 per cento che assegna 12 seggi più quello del presidente su 21, alla lista o coalizione vincitrice senza bisogno di ottenere una soglia minima per conseguirlo. Basta prendere un voto più degli altri per essere maggioranza assoluta anche se si è ottenuto nell'urna il 30 per cento. La battaglia del comitato per la Democrazia in Umbria si evolve: parte la raccolta firme per indire un referendum umbro abrogativo parziale e per una legge di iniziativa popolare che porti all'eliminazione degli aspetti incostituzionali della legge elettorale regionale "Umbricellum". Il comitato si batte anche l'introduzione del ballottaggio in caso non venga raggiunta da nessun soggetto politico la soglia minima che assegna il premio di maggioranza che permette la governabilità.

Il portavoce del comitato Michele Guaitini oltre al premio di maggioranza ha messo in rilievo anche gli altri aspetti negativi: premio di “minoranza” pari a 1 seggio riservato al candidato presidente che arriva secondo; riserva di un seggio per le liste che ottengono almeno il 2,5% ma solo se all’interno della coalizione vincitrice; riparto dei seggi del Consiglio in base ai voti conseguiti dai candidati presidenti anziché ai voti conseguiti dalle liste o coalizioni. Ad appoggiare la raccolta firma ci sono i deputati del Movimento 5 Stelle (Gallinella e Ciprini), l'onorevole di Scelta Civica Galgano, i radicali, la sinistra di Luigino Ciotti e il movimento referendario.  Nel sito www.stopumbricellum.it sono presenti tutte le informazioni relative alla campagna di raccolta firme, comprese le indicazioni su dove è possibile firmare per i prossimi 4 mesi