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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Referendum elettorale, il Pd: "Il Porcellum è un danno alla democrazia"

Il Partito democratico umbro chiede un nuovo sistema elettorale e spinge per l'adesione al referendum

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Il Partito democratico dell'Umbria intervine sul tema di un nuovo sistema elettorale, considerato come una priorità per il Paese e spinge per l'adesione alla richiesta di referendum.

Il segretario regionale, Lamberto Bottini, attraverso un comunicato, chiede a gran voce: "Una legge elettorale che non consente ai cittadini di scegliere è un danno alla democrazia. Lo è perché lede il diritto degli elettori di scegliere da chi essere rappresentati, ma soprattutto perché autorizza la formazione di assemblee parlamentari di nominati, distorcendo il rapporto tra eletti ed elettori, sminuendo autorevolezza e legittimità delle istituzioni, allontanando i cittadini dalla politica e alimentando, anzi, atteggiamenti di anti-politica che minano i principi di trasparenza e partecipazione alla vita democratica del Paese sanciti dalla Costituzione.

Per questo il Partito Democratico sostiene con convinzione la necessità di cancellare al più presto il Porcellum per fare spazio a un sistema elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scelta e che sappia garantire governabilità a un Paese ormai alla deriva. Non è pensabile tornare a votare con la peggiore legge elettorale della storia della Repubblica.

Il Pd ha la sua proposta: un progetto di riforma della legge elettorale, depositata in Parlamento, che prevede il doppio turno, con una quota proporzionale e un meccanismo per la parità di genere e che consente la formazione di gruppi parlamentari solo sulla base dei simboli che vengono presentati alle elezioni. Su questi punti il Partito ha da tempo aperto un dialogo con tutte le forze di opposizione disponibili a lavorare per garantire democrazia e governabilità a questo Paese e continua a chiedere alla maggioranza di avviare un confronto compiuto, serio e costruttivo nelle sedi opportune.

La via parlamentare appare ancora, infatti, come la scelta migliore per dare all’Italia una buona legge elettorale. Ma se, di fronte alla sordità dell’esecutivo e alle reticenze della maggioranza, per arrivare a un confronto parlamentare occorre anche ricorrere a un referendum, ben venga.

I referendum sono espressione della società civile e lo stimolo e la pressione che possono imprimere sul Parlamento per cambiare la porcata di Calderoli sono un bene. E’ evidente, però, che, nella malaugurata ipotesi che si torni a votare con il Porcellum, il Partito Democratico punterà a forme di coinvolgimento e partecipazione a garanzia di trasparenza e democrazia".
 

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