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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

La Provincia utilizzata come un bancomat dal Governo: la Regione non paga strade e ambiente

I dipendenti sono tornati sul piede di guerra e chiedono risorse per garantire i servizi e i loro stipendi. Ecco quanti soldi hanno preso dalla Provincia di Perugia in questi anni. Mentre la Regione non paga servizi come ambiente, strade regionali e scuole

La Provincia di Perugia resta nel tunnel dell'incertezze economiche dopo la riforma del Governo Renzi. L'ente di Piazza Italia è diventato semplicemente un bancomat dove si preleva in continuazione ma senza dare nuove risorse per garantire i servizi al cittadino, il futuro dei centri per l'ìmpiego, strade, scuole e ambiente. E ora, dopo la riorganizzazione lacunosa, anche gli stipendi dei dipendenti rimasti non sono più tanto sicuri dato che si deve ragionare per bilanci annuali.

I dipendenti della Provincia di Perugia sono tornatii in stato di agitazione perchè non c'è chiarezza. Nel mirino il Governo: "Ha trattenuto, nel caso della nostra Provincia, 28 milioni di euro per il 2016 e stessa cifra per il 2017 quei servizi essenziali la Provincia si troverà, se non interverranno correttivi, impossibilitata ad erogarli e questo risulta particolarmente ingiusto tanto più nell’attuale situazione di crescente sfiducia dei cittadini verso le Istituzioni". Al secondo posto direttamente la Regione che affida competenze alla Provincia ma poi non paga: "Parliamo della gestione delle strade regionali, dell’ambiente, dei trasporti e del Lago Trasimeno. Dai nostri conti per la gestione delle stesse per l’anno 2016 sono stati spesi circa 5 milioni e 100 di euro e per il 2017 si prevedono le stesse cifre, ma nel bilancio regionale non c’è traccia di questi soldi".

I sindacati dei dipendenti chiedono risorse per portare avanti i servizi al cittadino e garantirsi un futuro come lavoratori: "I soldi prelevati in questi anni alle Province siano soldi che pagano e hanno pagato i cittadini con le tasse nella speranza di avere in cambio servizi che a loro spettano e cioè strade , scuole sicure e un ambiente curato e controllato". La mobilitazione anche a Perugia ha come obiettivo primario quello di chiedere con forza al Governo di rivedere la “manovrina” che finora ha previsto solo 110 milioni di euro per le Province, assegnando invece alle stesse quei 650 milioni necessari per il loro funzionamento. "A cascata - concludono i sindacati - però si chiede con forza, anche alla Regione dell’Umbria, che con la L.R. 10/2015 ha ridefinito le proprie competenze e quelle delle Province, di erogare alla Provincia di Perugia quanto dovuto per la gestione delle materie delegate alla stessa".

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