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Parlamento, candidati primarie del Pd: "Sindaci e assessori poche chance"

Nel partito democratico dell'Umbria arrivano le prime indicazioni per le votazioni del 29-30 dicembre. "Eviteremo una fuga dai ruoli istituzionali locali". Il 50% dei candidati saranno donne

Una conferenza preventiva dato che le regole ufficiali prima di lunedì prossimo non verranno fuori. Comunque in casa Pd - ormai meta fissa dei cronisti - hanno voluto mandare due messaggi niente male per quelle nuove primariette per far scegliere il prossimo 29-30 dicembre almeno una quota (40 per cento) dei candidati umbri per Senato e Camera. Primo messaggio inviato dalla triade Bottini-Chianella-Alteri: "si tenderà ad evitare la fuga dalle istituzioni". Tradotto: i sindaci e assessori regionali, provinciali e comunali (dei grandi centri) al 90 per cento devono restare al loro posto altro che candidatura per Roma.

Tutto questo per evitare la troppo concorrenza (con gli attuali uscenti parlamentari) e soprattutto un ritorno alle urne massiccio che potrebbe essere controproducente anche a livello di immagine per le elezioni del 2013. E qui viene il bello: in pole per la candidatura c'erano Caprini (assessore provinciale), il sindaco Giulietti (Umbertide), lo sponsorizzato e renziano sindaco di Corciano, Nadia Ginetti, Giacomo Leonelli, ma anche Vincenzo Riommi e Gianluca Rossi (assessore regionale) e altri uomini macchina nelle varie istituzioni umbre. Chi ha già un incarico elettivo dovrà chiedere la deroga a Roma e poi eventualmente correre. I candidati comunque non potranno essere più di una trentina. Da qui l'altro messaggio: "i comitari provinciali del Pd dovranno anche valutare le singole richieste".

E' chiaro che un po' di tutele i parlamentari uscenti (non inseriti nella lista dei candidati direttamente da Roma, l'altro 50 per cento) le hanno ottenuto. Secondo messaggio del trio Bottini-Chianella-Alteri: "stavolta le liste avranno la parità di genere completa". Tradotto anche in questo caso: un uomo, una donna, un uomo, una donna fino al completamente delle liste. I tempi sono stretti ma non ci sono grandi problemi per l'organizzazione.

"Il Pd, invece di scrivere, è al lavoro dal giorno dopo le primarie del 25 novembre e 2 dicembre per organizzare questo appuntamento" ha spiegato l'organizzatore del Pd, Antonello Chianella. Dove si voterà? “Si voterà in tutti i circoli – ha spiegato Bottini – e se possibile anche oltre. Questo contraddistingue il Pd e questa strada continueremo a battere con convinzione  e passione”. Resta ora da capire chi potrà farlo: solo gli iscritti? Tutti quelli che hanno votato alle primarie? Quante preferenze si potranno dare? Lunedì arriveranno le indicazioni finali. Per il momento la certezza è che il collegio elettorale sarà diviso in due: Provincia di Perugia e quella di Terni per garantire una copertura di tutti i territori.

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