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Primarie, "comunisti" divisi tra Vendola e Renzi. Psi con Bersani

Tutti i movimenti dell'ultima ora in Umbria in vista delle primarie. Gli ex Pdci (associazione Berlinguer) faranno votare Vendola, parte del Pdci ufficiosamente per Renzi. Leadership for Renzi: Guasticchi ok

Le primarie di fine novembre per decidere il leader del centrosinistra stanno coinvolgendo sempre di più anche i partiti e associazioni extra-Partito Democratico. E per le primarie rischiano anche di freddarsi rapporti politici considerati solidi. E' il caso dell'associazione Berlinguer (ex Pdci con a capo il consigliere regionale Carpinelli e l'assessore provinciale Stefano Feligioni) che ha deciso di schierarsi e dare il proprio contributo per coinvogliare i propri simpatizzanti direttamente verso l'urna del candidato di Sel, Niki Vendola.

Una scelta a maggioranza che è stata concordata anche con il direttivo di Sinistra e Libertà del segretario Gigi Bori. Se l'associazione Berlinguer va verso l'ex rifondatore Vendola, gli alleati del Partito Socialista Italiano hanno confermato il sostegno alle primarie per il "socialista del Pd" Pier Luigi Bersani. Protagonista di questo impegno l'assessore Silvano Rometti che ha dato il via libera alla nascita dei circoli socialisti per Bersani. Addirittura a sorpresa anche una parte importante dei Comunisti Italiani della Provincia di Perugia sarebbero pronti a fare la propria parte per appoggiare nel segreto dell'urna Matteo Renzi.

Soprattutto nell'Alta Valle del Tevere. Obiettivo: incrinare i rapporti tra l'associazione Berlinguer e il Governo della Provincia di Perugia, sede dei renziani doc, dopo la decisione della prima di appoggiare Vendola nonostante abbia un assessore (per l'appunto ex Pdci) in Giunta. In vista c'è un potenziale rimpasto sempre che il Governo non faccia cadere prima del previsto la Giunta provinciale. In casa dei fan di Renzi la situazione resta instabile: la leadership regionale è contesa tra Guasticchi, Leonelli e la silente ma presente Nadia Ginetti sindaco di Corciano.

Dopo l'attacco da fuoco amico a Guasticchi - un presidente di un circolo aveva smentito a mezzo stampa il ruolo da leader del Presidente della Provincia il tutto con tanto di dichiarazione in linea del braccio destro di Renzi -, la macchina elettorale renziana nazionale è tornata a chiedere un impegno extra allo staff di Guasticchi per avere firme, liste elettorali, visibilità (e voti) per consentire al sindaco di Firenze di superare le ferree regole per la candidatura alle primarie. Insomma, situazione in evoluzione per queste primarie a doppio turno.  

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