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Primarie centrodestra, Ricci ci sta ma non vuole farsi fregare: intanto apre alla Lega di Salvini

Per evitare le imboscate ha fissato dei paletti concreti che ha spedito direttamente a Forza Italia, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e Lega Nord. Ecco cosa chiede. Ma è pronto alla sfida tanto da aprire anche ai leghisti umbri (in crescita) infischiandosene della posizione dell'Udc di Ronconi

L'unità del centrodestra più civici non è ancora fatta per le regionali 2015. Neanche dopo l'ufficializzazione delle primarie (per la prima volta) lanciata da Fratelli d'Italia (il portavoce regionale Prisco il regista dell'operazione) fatte proprie subito da Ncd e poi accettate, con via libera da Roma, da Forza Italia e dalla Lega Nord che in Umbria si sta riorganizzando sotto la spinta potente di Matteo Salvini e del suo nuovo corso per una Lega Nazionale. 

Inutile dire che non c'è unità e speranza (per la coalizione) se il sindaco di Assisi Claudio Ricci - l'unico da un anno e mezzo in campagna elettorale - e le sue due liste civiche d'appoggio decideranno di non partecipare alle primarie. Ricci avrebbe voluto un accordo immediato e primarie per legge all'interno della nuova legge regionale dell'Umbria, ma alla fine sembra essersi convinto a sfidare i candidati del centrodestra (Marco Squarta (Fdi), Raffaele Nevi o Catia Polidori per Forza Italia) forte anche dell'appoggio di gran parte degli amministratori anti-sinistra in Umbria, degli alfaniani (in prima fila Monni-Mantovani) e dei moderati cattolici. 

Ma ci sarebbero anche aree di Forza Italia che tifano per lui: parte degli ex An rimasti nel partito del Cav ma oggi in posizione critica con il coordinamento regionale e tutta l'area dei malpancisti vicina al ribelle Fitto. Insomma un gruppo eterogeneo, affidabile e arrabbiato che darebbe truppe su tutti i 92 comuni dell'Umbria. E su tutti e 92 comuni il sindaco Ricci pretende un seggio dove far votare alle primarie: in caso contrario minaccia di andare per conto suo ribadendo che ci si è mossi troppo tardi per battere la Marini. Comunque che Ricci sia pronto all'unità e alle primarie è dimostrato anche dall'apertura alla Lega Nord (in forte ascesa anche in Umbria data al 4 per cento...ma con il simbolo con la scritta Salvini può crescere ancora di più il giorno del voto) smentendo quell'Udc del coordinatore Maurizio Ronconi che ha detto no ad "partito xenofo e populista alla Le Pen disegnato da Salvini). 

"Esprimo apprezzamento - ha scritto il sindaco - per la Lega di Matteo Salvini e la 'chiarezza delle sue proposte', in particolare sui valori etici del servizio in politica (anche legato alla necessità di ridurre le indennità), diminuire gli sprechi e le tasse al 17% nonché rivedere le condizioni di adesione all'Euro (una "gabbia" come citato da illustri economisti) che ci sta impoverendo bloccando gli investimenti anche nei Comuni con il patto di stabilità". 

"Auspichiamo - ha continuato - che, vista l'ampia convergenza sui temi anche di legalità e sicurezza (il Comune di Assisi è stato il primo a definire una ordinanza contro gli accattoni legati alla micro criminalità, sgombero campi nomadi nonché attivare i volontari per la sicurezza), si possa determinare una collaborazione per definire un progetto alternativo, all'attuale governo regionale, per cambiare in Umbria".

Sul tema delle primarie, come già scritto, sono possibili solo se inserite per legge al primo turno o attivando un pari numero di seggi (uno ogni 2.000 persone e almeno uno per Comune) entro dicembre (visto che a gennaio occorre fare le liste e a marzo si vota). Un po' di paletti, ma anche la convinzione a giocarsela questa partita regionale con la più ampia coalizione possibile per provare a Governare l'Umbria.

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