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"Vulva carnosa... godi con noi": la preghiera choc davanti al Duomo, femministe: "I soliti reazionari e clerici, volete solo donne sottomesse"

Dopo l'ira del Popolo della Famiglia e del Movimento per Perugia e dell'associazione a Difesa dei nostri figli, replicano le femministe che vanno giù duro contro i cattolici definiti integralisti

Credenti integralisti, giornali reazionari, dettami clericali, uomini che vietano alle donne di parlare del proprio piacere sessuale. Il linguaggio è antico, arriva da lontano, quando le "streghe erano tornate" e proprio la vulva, la vagina o più crudemente (come scritto nel cartello da una giovane attivista lo scorso 8 marzo) la "fica" era il simbolo magico da esibire a braccia alzate mentre il corteo sfilava per le città d'Italia.  Una cinquantina di anni dopo per alcune femministe - dell'associazione Non una di Meno - il clima di oscurantismo nei confronti delle donne è sempre lo stesso tanto è vero che, per esorcizzarlo, hanno effettuato quella contestata - anche da molte donne - "performance satirica, Preghiera alla sacra vulva", avvenuta in piazza in occasione dell'8 Marzo. I filmati hanno fatto il giro del web tra risate, indignazione e addirittura accuse da codice penale.

La presunta performance satirica è avvenuta rigorosamente sulle scalette del duomo mentre la chiesa era aperta al pubblico. "Vulva odorosa... godi con noi" "Vulva squirtante... godi con noi" "Vulva extralarge... godi con noi": questi alcuni passi della litania che si rifa volutamente alle preghiere previste nelle celebrazioni liturgiche. Le associazione di Non una di meno hanno ribadito le loro ragioni attaccando chi si è sentito offeso: "La nostra performance stata ritenuta offensiva dai credenti integralisti del "Popolo della famiglia". Il Pdf chiede che si proceda all'incriminazione per "Offese alla religione mediante vilipendio di persone”". Perché non chiedere, già che ci sono, anche l'accusa di Gioacchino Belli, il cui sonetto in tema ("La madre de le Sante") ancora circola liberamente quasi 200 anni dopo esser stato scritto?".

E poi contro il Giornale fondate da Indro Montanelli che ha tirato fuori il caso pubblicando anche i video. "In soccorso del Pdf accorre il reazionario "Il Giornale", che conclude un suo articolo in merito con: "In sordina trapela l'irritazione dell'intero mondo cattolico per quello che a tutti gli effetti sembra un affronto al luogo simbolo della cristianità perugina. La Cattedrale dove è conservato il Sacro Anello, la reliquia dell'anello nuziale di Maria. Vergine madre di Dio. Altro che femministe. Con sprezzo del ridicolo e sorvolando sulla costituzionale libertà di espressione, su sentenze in merito alla divinità della Madonna,  sul fatto che anche la società italiana si stia sempre più "secolarizzando" (svincolandosi sempre più, nei fatti, dai dettami clericali), i "rappresentanti del sacro" perugini manifestano la loro nostalgia per i tempi in cui le donne non osavano parlare apertamente del piacere sessuale". Forse oggi più che la rivendicazione del proprio piacere sessuale - già in parte conosciuto e fatto proprio - le donne chiedono lavoro, parità di carriera e di stipendi. Per dirla alla Celentano: chi non lavora, non fa l'amore. Ma questo è solo un piccolo pensiero.
 

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