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Il vice-sindaco Tuteri mette insieme le farmacie e i medici: nasce il servizio a domicilio dei farmaci per anziani e disabili

Il primo atto dell'esponente leghista è finalizzato all'aiuto degli anziani soli e disabili che, soprattutto a causa del caldo, non possono effettuare tutti i servizi quotidiani. Farmacie private, pubbliche e medici uniti nel progetto. Ecco come funziona

Buona la prima. Il neo-vice sindaco di Perugia, Gianluca Tuteri, è partito con il piede giusto, amministrativamente parlando. Sarà che ancora è più medico che politico, sarà che la questione sociale gli è stata sempre molto a cuore, comunque sia c'è da dire che il suo primo atto è una importane operazione finalizzata al rispetto e all'aiuto degli anziani sempre più soli in estate e con gravi problemi di salute legati alle alte temperature di questi anni. Tuteri, mettendo insieme Federfarma (farmacie private), Afas (farmacie comunali), il Comune e l'associazione dei medici di medicina generale, da domani attiverà il primo numero verde della storia di Perugia che permetterà  agli anziani soli  e ai disabili di potersi rivolgere, gratuitamente, a personale qualficato per ricevere sia i medicinale a casa, scegliendo a quale farmacia rivolgersi. Ma il numero verde servirà anche per ascoltare e alleviare la solitudine  e se serve mettere incontatto il paziente con medico di base. Il numero verde da chiamare è: 800189521. E' attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.

"E' una esperienza che si basa sul buonsenso e sulla buona volontà delle istituzioni, dei medici e dei nostri farmacisti che operano nel privato e nel pubblico" ha spiegato il vice-sindaco Tuteri "Sono bastate poche telefonate per mettere insieme tutti quanti. E' risaputo che i nostri anziani sono sempre più soli e sono quelli maggiormente esposti ai colpi di calore. Vogliamo andare incontro alle loro esigenze e allo stesso tempo tutelare la loro salute. Meritano questo sforzo, anche di natura economica, perchè questi signori e signore hanno lavorato per fare grande Perugia. Meritano queste e altre attività che metteremo in campo. Dobbiamo recuperare il valore della farmacia come “front office” del sistema sanitario".

A spiegare il funzionamento del nuovo servizio è stata la Presidente di Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci: "Risponderà un operatore
qualificato al quale si dovranno indicare le generalità e l’indirizzo a cui recapitare il farmaco. Lo stesso operatore indirizzerà la telefonata alla farmacia più vicina, indicata dal geolocalizzatore, o a quella indicata dal richiedente. Sarà, quindi, la farmacia a concordare direttamente le modalità e i tempi di consegna del farmaco richiesto". Questo vale per i farmaci da banco o integratori, per quelli che necessitano la ricetta medica - se scaduta o assente - entrano in gioco i medici di base che poi provvederanno a mettersi in contatto con la farmacia per la consegna a domicilio dello stesso.

In prima linea c'è Afas che con le sue farmacie comunali sparse sul territorio riusciranno, insieme ai privati, a fornire consegne capillari e senza tempi di attesa lunghissimi. "E' un progetto importane che restituisce dignità ai nostri anziani e rientra nel nuovo modo che abbiamo avuto di concepire le farmacie: un punto di riferimento per le famiglie di Perugia, un welfare diffuso soprattutto per le fasce più deboli": ha amesso il presidente di Afas Virgilio Puletti.  Il direttore generale di Afas Cerquiglini si è soffermato anche sul ruolo delle farmacie: "Per troppo tempo si è pensato alla farmacia come un negozio commerciale dei farmaci, invece, anche con questa azione, ridiventa un centro servizi per il benessere, la cura e soprattutto la prevenzione. Dietro il bancone ci sono esperti da consultare".

Piena soddisfazione e collaborazione è stata espressa per l’iniziativa anche da parte del Segretario provinciale Federazione medici di medicina generale, Dott. Pesca, che ha tenuto a sottolineare come l’iniziativa sia realizzata nel pieno rispetto della riservatezza dei pazienti: “Da tempo si sta cercando di potenziare le prestazioni del servizio sanitario e questo si può fare solo in sinergia, facendo squadra tra tutti gli operatori. I ricoveri devono avvenire quando c'è un bisogno reale mentre è necessario dove è possibile curare e aiutare il paziente a casa propria dove, soprattutto gli anziani, ne traggono un giovamento maggiore”

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