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Perugia inquinata, l'attacco della Rosetti: "Il Comune non agisce, spera solo nella tramontana"

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di intervento urgente per abbassare il livello di inquinamento a Perugia. Primo firmatario il capogruppo del Movimento 5 Stelle Cristina Rosetti. Ecco i consigli per un'aria più pulita in città

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di intervento urgente per abbassare il livello di inquinamento a Perugia. Primo firmatario il capogruppo del Movimento 5 Stelle Cristina Rosetti. Ecco i consigli per un'aria più pulita in città

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di Cristina Rosetti *capogruppo del Movimento 5 Stelle a Perugia

L’aria irrespirabile nelle aree più inquinate della nostra città, favorita anche da una gestione a dir poco malsana dei cantieri tanto sulla E45 che in giro per la città, sta creando un allarme giusto nella popolazione, al quale le Istituzioni rispondono con targhe alterne e affidandosi al vento di Tramontana perché porti via le polveri sottili. 

Ma l’inquinamento dell’aria ci uccide lentamente, le polveri sottili e quelle ultra sottili come il PM2.5 penetrano nel nostro organismo e danneggiano tanto le persone sane che e soprattutto bambini, malati cronici e donne in gravidanza, che sono i soggetti più esposti. In questo quadro surreale, con un Piano regionale per la qualità dell’aria che si è rivelato più un esercizio di stile che un complesso di misure efficaci a risolvere un problema ormai grave della nostra Regione (ricompresa tra le regioni italiane i cui sforamenti hanno portato la Commissione europea ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia), il Comune di Perugia, che pur avrebbe il compito di tutelare oltre che promuovere la salute dei suoi cittadini, propone la solita misura estemporanea e, secondo l’ormai opinione generale, del tutto inefficace delle targhe alterne. 

Occorre invece mettere in atto misure urgenti che riguardano innanzitutto la mobilità cittadina, con una seria riorganizzazione dei servizi e utilizzo dei parcheggi di scambio, occorre pretendere che la Regione Umbria faccia il suo dovere e intensifichi il trasporto su ferro, che deve essere efficace mezzo di trasporto per gli spostamenti sistematici e che dovrebbe anche fungere da metropolitana di superficie per Perugia. Occorre poi che il Comune agisca con il supporto della Regione sull’inquinamento da biomasse e da pellet, altra fonte inquinante grave. 

In questa inerzia surreale delle amministrazioni competenti, abbiamo depositato l’ennesimo ordine del giorno che impegna Sindaco e Giunta ad agire presto e bene per il risanamento della qualità dell’aria, con misure urgenti atte ad impedire gli sforamenti e misure di medio e lungo periodo volte ad un abbattimento minimo degli inquinanti di un ulteriore 20 per cento rispetto agli attuali limiti di legge. 

Una percentuale importante che il rapporto di giugno 2015 del progetto Viias (Valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute) inserito nel quadro delle iniziative del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute individua come valore significativo per ottenere importanti miglioramenti sullo stato di salute della popolazione. 

Occorre cominciare ad applicare politiche di prevenzione primaria, in cui investire quelle risorse preziose che oggi 
destiniamo alla cura delle malattie che l’inquinamento provocato dall’uomo causa, con morti premature e malattie invalidanti che provocano costi sociali e sanitari che in realtà, con le giuste, politiche sarebbe possibile evitare. Caro Assessore all’Ambiente, la Tramontana aiuta, ma non risolve!”.

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