Tema: pratica di  acquisizione a titolo gratuito da parte del Comune di Perugia di un’area, gravata da servitù pubblica ultraventennale, costituita da tratti stradali, parcheggi ed area verde (parco realizzato negli anni ‘70) in via Tersilio Paris e via Venanti (fino all’intersezione con via della Scuola) a Ponte San Giovanni.

Svolgimento: accuse e veleni in consiglio comunale. Qual è il problema? E’ che Palazzo dei Priori “acquisisce un’area verde, invece di darla in concessione”. E soprattutto che Bori e Bistocchi, consiglieri comunali del Pd, votano con la maggioranza. Apriti cielo, è il ritorno del “soccorso rosso”, accusa Camicia.  Per la cronaca pure e semplice: 16 sì, 9 no e l’atto passa. Ma la questione è tutta in quei due "favorevole" messi a referto.

C’è chi ironizza, e si chiama Tommaso Bori, consigliere comunale del Pd: “Contro la siccità ho adottato una mia personale strategia: ho votato a favore di una pratica di Romizi in Consiglio Comunale. E infatti piove. Non ringraziatemi”.

E c’è chi si infuria. E si chiama Cristina Rosetti, sponda Movimento 5Stelle: “Romizi e la sua Giunta in perfetta continuità con il passato e a fare da ponte tra il vero sindaco di Perugia, la Presidente Marini, e Romizi, tendenzialmente telecomandato, il consigliere Bori, con la seguace Bistocchi? Sembra proprio di sì...che Romizi fosse l'ennesimo sindaco scelto dalla sinistra, come sempre avvenuto, era chiaro sin dalla campagna elettorale...nel libro di Lattanzi, i Padrini dell'Umbria, è ben spiegato come la destra o presunta tale, in Umbria, non abbia mai voluto impegnarsi per vincere...ieri in Consiglio comunale lo spettacolo è stato dei peggiori...ma il quadro ormai è alla luce del sole...”. Insomma, a sentire la Rosetti qui è l'eterno ritorno dell'uguale. Ma ora il velo di Maya è stato tolto, dice.

Dal canto suo l’assessore Prisco è intervenuto a spiegare che “un conto sono le casistiche di aree private ad uso pubblico che riguardano anche aree marginali, un altro quelle aree che godono di un interesse pubblico generalizzato”, spiega una nota di Palazzo dei Priori. “E’ vero - ha detto in consiglio comunale Prisco - , che ci sono casistiche in cui emergono mancate acquisizioni da parte dell’amministrazione. Ma, in questo caso, vi è la convinzione che quell’area sia pubblica e ad uso pubblico e che quindi sia necessario poter esercitare diritti e doveri da parte pubblica. Cercheremo di fare una valutazione sul resto, ma senza un approccio massimalista. Penso che -ha concluso- acquisendo quest’area diamo un servizio alla comunità di Ponte San Giovanni”.

Comunque, sempre per la nuda cronaca, ieri a Perugia è arrivata la pioggia. Non succedeva da un bel po’.