Giunta Romizi, la Polidori detta le regole e rimette in riga Perari

Giorni estenuanti per il neo sindaco Andrea Romizi che prima ancora di iniziare a governare Perugia, cercando di mantenere le promesse fatte, deve fare i conti con una Giunta da nominare e che sembra impossibile da decidere.

La fumata bianca da Palazzo dei Priori sembra, infatti, che ancora non ci sia stata, ma di colpi di testa in queste ore se ne vedono svariati, insieme all’immancabile giro di nomi, alcuni dei quali appaiono e scompaiono in un perfetto David Copperfield’s style.

Sarà il caldo, sarà che ormai luglio è alle porte. Sarà che i perugini dovrebbero forse agire come nel 1270, quando i viterbesi, stanchi dell’indecisione dei cardinali  che non riuscivano a eleggere il papa, li chiusero a chiave nella sala grande ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli nelle condizioni di decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice.

A far parlare di sé è, però, ancora Forza Italia, la stessa Forza Italia che da giorni si sta battendo per un assessorato che il giovane Romizi non vorrebbe assolutamente concedere, perché il neo sindaco viaggia nelle noti di un Life Motiv che suona a grandi linee così: “La Giunta deve essere composta per la maggior parte da civici”.

Il più acuto mal di pancia lo avverte però Massimo Perari, coordinatore comunale di Forza Italia, che nella giornata di ieri ha dichiarato: “Una giunta così come quella che si sta profilando mette in imbarazzo Forza Italia anche nelle stanze romane”. A rimetterlo in riga ci ha pensato, infatti, il commissario regionale del suo partito Catia Polidori e lo ha fatto pubblicando su Facebook un post che non lascia spazio alle interpretazioni: “Massimo Perari parla a titolo assolutamente personale, non interpretando il pensiero di Forza Italia a livello comunale, provinciale, regionale e tantomeno nazionale. Il Sindaco Andrea Romizi gode della piena e assoluta fiducia non solo di tutto il Movimento comunale, come testimonia il comunicato degli altri consiglieri eletti, ma anche del provinciale e del regionale e soprattutto del Presidente Berlusconi, quindi del Movimento nazionale. Tutte le decisioni assunte sono state pienamente condivise con Forza Italia”.

A Palazzo dei Priori, anzi allo studio Modena, è lì infatti che si sono tenute tutte le riunioni per  decidere la composizione della Giunta, si continua a fare e disfare, ma il dilemma rimane sempre lo stesso: “Quale politico riporterà l’assessorato a casa?” Al momento tutto tace, ma c’è già chi promette di scoperchiare il tetto dello studio Modena.