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Pd & Scissioni - I democratici umbri non tremano: Leonelli alla conta, in pochi via e tesseramento "regge"

Forse non è la tempesta (politica) perfetta, nel senso di quelle distruttive. Forse, ma è più giusto dire probabilmente, per il popolo del Pd dell'Umbria quello che sta accadendo a livello nazionale si tradurrà in una semplice fuori-uscita

Forse non è la tempesta (politica) perfetta, nel senso di quelle distruttive. Forse, ma è più giusto dire probabilmente, per il popolo del Pd dell'Umbria quello che sta accadendo a livello nazionale (parte della sinistra vuole formare un nuovo partito) si tradurrà in una fuori-uscita più che in una scissione.

Persino il tesseramento 2017, nonostante la crisi nazionale e i traballanti governi locali, sta andando oltre le più rosee previsioni e mancano all'appello ancora i tesserati dell'ultima ora che potranno iscriversi all'Open Day lanciato per il 25-26 febbraio prossimo direttamente nei propri circoli territoriali. E' questo il quadro emerso nell'incontro con la stampa con il segretario regionale dell'Umbria, Giacomo Leonelli, il segretario comunale Francesco Giacopetti e i dirigenti dell'organizzazione.

"Sinceramente in questi giorni ho ricevuto centinaia di telefonate e ne ho fatte altrettante per dare spiegazioni di quello che sta accadendo a livello nazionale e per ricevere conferme importanti di dirigenti ed eletti che pur non essendo renziani non se ne vogliono andare del Pd confidando di vincere la loro battaglia al congresso o di fare poi opposizione. Vivono un travaglio difficile ma la loro scelta è quella più giusta perchè il Pd è la casa di tutti. Parlare oggi di scissione mi sembra prematuro: a mio giudizio si tratta di una fuoriuscita di dirigenti che non credono più al progetto dei Partito Democratico. Le urne ci diranno quanto valgono a livello di consenso. Noi in Umbria al momento andiamo avanti bene senza grandi perdite. Ci sono iscritti vicini al Governatore della Toscana Rossi che hanno ribadito di rimanere con noi. Un po' come accadde quando se ne andò Civati: la sua area in gran parte è rimasta al servizio del nostro partito".

Leonelli ammette però che potrebbe perdere un consigliere regionale e un deputato: il medico Solinas (eletto con i voti bersaniani dell'asse Locchi-Bottini) e il deputato Gotor. "Ho parlato con Solinas è ovviamente sta riflettendo sulla opportunità e sui motivi della scissione. Per avere conferme ufficiali comunque dovete parlare con lui. Anche Gotor sarebbe in partenza. Ma in questo caso stiamo parlando di un paracadutato da Roma (da Bersani) che è stato eletto con le liste bloccate e che dell'Umbria non ha fatto motivo di difesa e di consenso. Tutti gli altri deputati e senatori dell'Umbria, anche chi in forma critica, hanno sottoscritto appelli all'unità".  

I rumors parlano di due abbandoni imminenti e storici per certi versi: l'ex sindaco di Perugia Renato Locchi e l'ex segretario regionale del Pd Lamberto Bottini. Non ancora chiara la posizione del dirigente ed ex assessore perugino Antonello Chianella molto vicino al Governatore della Toscana Rossi. Ha rinnovato la tessera invece uno dei potenti dirigenti di sinistra Mignini: lo stesso ha fatto l'ex sindaco di Perugia, Boccali, come ribadito alla stampa dal segretario comunale Giacopetti. 

Sul fronte del tesseramento c'è ottimismo (ovvio con il congresso imminente le tessere salgono inevitabilmente ndr) per la raccolta 2016 che si chiuderà il prossimo 1 marzo. Nel 2015 furono 10mila gli iscritti. I dati attuali sono parlaziali ma ci potrebbe essere un sorpasso per un migliaio di tessere. Perugia (1270 iscritti) al momento vede la riconsegna di soli 9 circoli per un totale di 650 tessere; all'appello ne mancano ancora 18. Terni con il tesseramento ancora in corso ha già superato il numero del 2015. 

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