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Il caso Goracci, dalle manette alla campagna acquisti dentro il Prc

Nel giorno in cui il Consiglio elegge il nuovo ufficio di presidenza (Stufara e Galanello vice-presidenti), Goracci fa lo show in aula: si dice innocente e arruola Zuccherini alla sua segreteria

"Io sono innocente e quindi resto al mio posto dato che secondo la Costituzione italiana, ho tutti i titoli e diritti per stare in quest'Aula: "Orfeo Goracci, dopo 56 giorni di carcere a Capanne con le accuse di associazione a delinquere per abuso di ufficio e molestie sessuali, non ha abbassato la testa di fronte a chi, come La Lega Nord, a criticato il suo ritorno in aula.

E Goracci in aula è tornato tra i baci, gli abbracci, le strette di mano di tutto il Consiglio e persino del presidente Marini. Tutti campioni del garantismo. Fatta eccezione Rifondazione Comunista e l'assessore Stefano Vinti, secondo Goracci che ha deciso di lasciare il partito dopo che il partito lo aveva già mollato da almeno 4 mesi. 
 
Ma Goracci nonostante le manette, si è permesso il lusso persino di sbeffeggiare Rifondazione Comunista annunciando che nel suo nuovo gruppo si porterà dietro un dirigente nazionale del partito eX consigliere regionale ed ex bertinottiano: ovvero Stefano Zuccherini. Un gruppo politico misto comunista che non brillerà certo per innovazione e ricambio generazionale.
 
Intanto, il Consiglio regionale ha riletto l'ufficio di presidenza dopo l'aventino della Pdl proprio per via degli arresti di Goracci: Damiano Stufara (Prc – Fds, 19 voti) e Andrea Lignani Marchesani (Pdl, 9 voti) sono i nuovi vice-presidenti mentre i Consiglieri segretari saranno Fausto Galanello (Pd, 19 voti) e Alfredo de Sio (Pdl, 9 voti).

 

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