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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Corteo Anarchici contro gli arresti a Perugia: "E' la vostra sicurezza che terrorizza"

Un corteo antagonista si è mosso in città contro gli arresti degli anarchici e contro la militarizzazione della città ordita per sopire i cittadini a favore di banchieri, faccendieri e politici

C'è chi chiede maggiore sicurezza e si arrabbia perchè le campagne portate avanti dal comune non sono efficaci e le forze dell'ordine sono insufficienti, ma c'è anche nella stessa città, Perugia, che considera la società affossata da misure di polizia "fasciste", "populistiche" e tutte finalizzate "a creare un clima di paura per rinchiudere i cittadini in casa, lasciando campo libero ai manovratori occulti (faccendieri, banchieri, politici...).

Un messaggio in controtendenza, di questi tempi, che arriva dal corteo delle associazioni anarchiche,libertarie, centri sociali e galassia No Tav che questo pomeriggio ha mosso i suoi passi dal Parco di Sant'Anna al Frontone per manifestare anche contro gli arresti dei "compagni e degli anarchici" nell'operazione anti-terrorismo Ardire del Generale Ganzer su ordine della Procura di Perugia.

Per loro la militarizzazione di Perugia e del Paese va a colpire gli stili di vita di chi si oppone a questo sistema politico ed economico. Indirettamento si attacca anche il sindaco Wladimiro Boccali: "slogan e campagne popolustiche come Perugia città sicura (inaugurata dal Comune); è sempre più palese - si evice da un volantino - come ciò produca allarmismi utili solo ad infondere una paura diffusa il cui obiettivo è assicurarsi che le persone unicamente della loro routine quotidiana".

Corteo contro gli arresti degli anarchici a Perugia

Ma se questi sono i messaggi sociali del movimento, molto più duri sono i commenti verso l'inchiesta Ardire. Al grido di "Liberi Tutti, LIbere Tutte", il movimento accusa lo Stato e le Forze dell'Ordine di aver orchestrato gli arresti per distogliere dai problemi reali il Paese: "Il teatrino dell'assurdo propone uno sfrontato teorema accusatorio: una scritta sul muro, l'affissione degli striscioni e l'imbrattamento di un bancomati diventano capi di imputazione per associazione sovversiva finalizzata al terrorismo". Nessun accenno ai pacchi bomba, alle intercettazioni telefoniche, al materiale sequestrato, alla gambizzazione del manager dell'Ansaldo e al rapporto con i prigionieri anarco-insurrezionalisti della Grecia, già in carcere. Tutte cose che comunque dovrà valutare la magistrature e dare una sentenza.

"Ci sembra evidente  come l'operazione Ardire sia finalizzata a distogliere l'attenzione delle esplosive contraddizioni sociali e a tentare di normalizzare una situazione di forte e legittima conflittualità attraverso la strategia della paura". Un sunto di questo pensiero è nello slogan gridato dal corteo: "E' la vostra sicurezza che terrorizza". E pensare che dopo l'8 maggio scorso con la guerriglia urbana che ha distrutto il centro, eravamo convinti che a Perugia ci fosse tutto tranne la sicurezza. Punti di vista.

Ps: sia come testata che come redazione siamo stati al centro di insulti e accuse da parte del movimento, colpevoli di voler fare foto in un luogo pubblico, per una manifestazione pubblica. E di aver riportato le motivazioni delle custodie cautelari emesse dalla Procura contro gli anarchici arrestati. Ma la libertà, gridata nel corteo, non è per tutti? O solo per alcuni?

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