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Ricostruzione, avvisi di garanzia e sequestro del centro polifunzionale. Boeri respinge le accuse: "Ecco perchè è un equivoco... ma che amarezza!"

Parla il super-architetto italiano Stefano Boeri - avviso di garanzia - parla della sua opera, finita sotto indagine, il Centro Polivalente e di Protezione Civile di Norcia: "Amareggiato per un lavoro con grande attenzione alle esigenze della comunità di Norcia venga trattato alla stregua di una speculazione abusiva”

Un equivoco e quindi piena fiducia nella magistratura. Ma per il momento anche Stefano Boeri, super-architetto italiano, vive un momento di grande amarezza dopo la decisione della Procura di Spoleto di inviare un indagine con tanto di avviso di garanzia per abuso edilizio - determinato da procedure errate e non per mancanza di autorizzazione - al sindaco di Norcia Nicola Alemanno e a lui per il centro polifunazionale - il cuore politico e sociale della Norcia terremotato - inaugurato a giugno scorso.

"Sono amareggiato - ha ammesso Boeri - nel rilevare come un lavoro finanziato dai cittadini italiani, svolto dal mio studio in totale gratuità e con grande attenzione alle esigenze della comunità di Norcia venga trattato alla stregua di una speculazione abusiva.” L'inchiesta si basa sull'interpretabilità delle nuove normative sull'emergenza. Per i magistrati l'opera non è temporanea -come previsto per l'emergenza - perchè avrebbe una platea in cemento armato. Almeno così hanno spiegato Alemanno (in una drammatica conferenza stampa) e l'architetto Boeri nella sua nota ufficiale che spiega come la struttura sia in realtà temporanea, smontabile finita l'emergenza e a basso impatto ambientale, mentre è ad alto valore anti-sismico.

"La struttura, leggera e di grande solidità, si compone di pannelli, pilastri, travi e rivestimenti in legno lamellare, con connessioni in viti e bulloni, costruita a secco e dunque totalmente smontabile. Anche gli impianti e i serramenti potranno essere ricollocati. La struttura in legno è opportunamente ancorata al terreno tramite una griglia di travi e cordoli in cemento armato (una tipologia di fondazione necessaria in situazioni di rischio sismico) interposti ad un “vuoto sanitario” in modo da ridurre al minimo l’impatto sul suolo e da essere facilmente rimovibile. Sono convinto che si tratti di una buona dimostrazione di come il legno permetta di d realizzare in tempi rapidi architetture di qualità e in grado di garantire la massima sicurezza".

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