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Il Pd chiede nomine non politiche in sanità. La Lega: "Giusto. Ma per 50 anni con voi contava solo la tessera"

Prima la proposta del Pd, a pochi mesi da concorsopoli e dalla sconfitta storica alle regionali, subito dopo la risposta della Lega: "Non accettiamo lezioni di trasparenza da voi"

Troppo ghiotta l'occasione, troppo scoperto quel fianco (politico) per non colpire di fioretto. E così la Lega ha ricordato velenosamente all'opposizione che, in fatto di sanità, dopo i loro 50 anni di governo, non si possono accettare lezioni di trasparenza. Facciamo un passo indietro: ieri il gruppo del Pd ha lanciato la proposta “Conta ciò che conosci, non chi conosci” a riguardo delle nomine per la gestione del settore sanità in Umbria.

Obiettivo:  “rafforzare il principio di separazione tra indirizzo politico e gestionale”. Tutto questo quando ancora devono partire i processi a politici, amministratori del Pd - al governo ai tempi - e ai dirigenti e vertici di dell'azienda ospedaliera di Perugia per via della inchiesta sui concorsi per far assumere amici e sodali di partito o di cordata. "Ci appare fuori luogo - ribadiscono dalla Lega il segretario regionale Virginio Caparvi e il capogruppo regionale Stefano Pastorelli - che a suggerire questo percorso siano proprio quelle persone i cui partiti di appartenenza hanno governato per 50 anni la Regione Umbria senza mai pensare di poter di adottare tale logica". Il partito di Salvini ricordando l'inchiesta ha sottolineato come "il merito veniva messo in secondo piano e giovani meritevoli esclusi dai concorsi a discapito di amici, parenti, conoscenti, tutti con in tasca la tessera di un determinato partito e tutti vincolati dall'ineluttabile verità del passato: conta chi conosci, non ciò che conosci”.

"Con la vittoria del centrodestra - hanno concluso i leghisti Caparvi e Pastorelli- a trazione Lega, gli umbri otterranno da noi quelle risposte di cui necessitano, quella trasparenza nelle nomine e correttezza nella selezione dei soggetti nei ruoli apicali oggi fondamentali per rispondere agli obiettivi prefissati e imprescindibili da un buon governo regionale che guarda al futuro con coraggio e lungimiranza”.
 

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