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Multinazionale delle Chiacchiere | Vi ricordate la polemica sul Capodanno Rai a Perugia? Che batosta per i "signor-no"

Opposizione e cantori sui social ora devono fare i conti con i dati ufficiali sull'onda lunga dell'evento a riguardo dei turismo nel capoluogo

Vi ricordate la polemica politica e sui social sull'accordo Regione-Comune-Rai per mettere in piedi a Perugia, in Corso Vannucci, lo spettacolare show di Capodanno? Gli intellettuali organici gridarono allo stupro della città e addirittura che una parte della sala dei Notari sarebbe stata trasformata in camerini. Il centrosinistra, in consiglio comunale, votò contro perchè i costi erano troppo alti rispetto ai benefici a livello di immagine e di turismo. La serata andò benissimo, record di ascolti, buona musica e tanta gente in centro per festeggiare l'anno nuovo. Ma alla fine chi ha avuto ragione: il comune o l'opposizione-intellettuali? Alla domanda si può rispondere in maniera non soggettiva o peggio ancora di parte.

Almeno se si prende in considerazione l'autorevole Agenzia Umbria Ricerche - autonoma politicamente seppur finanziata dalle casse regionali - che ha lanciato un'analisi "L’onda lunga del Capodanno Rai: un confronto tra le performance di gennaio 2023 e 2019" a firma del ricercatore Giuseppe Coco. "Emerge che a gennaio 2023 rispetto al corrispondente mese del 2019 si caratterizza sul fronte degli arrivi per una variazione positiva pari a +22.447 unità in termini assoluti (+26,7% in termini relativi); sul fronte presenze si registra un +67.696 in termini assoluti (+32,2% in termini relativi), che avvicinano il mese (più che mai) alla ragguardevole soglia dei 300 mila.Che dire a valle di questi numeri molto positivi? Di sicuro che sulle performance di gennaio 2023 ha giocato un ruolo centrale – vista la sua forza comunicativa – il concerto di Capodanno Rai (L’anno che verrà) trasmesso in diretta dall’Umbria (Perugia) e condotto dal noto showman Amadeus".

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Non c'è altro da aggiungere, visto che è chiara la risposta al quesito di questa nostra rubrica. Ma la morale di questa storiella va scritta a fuoco: i progetti e le collaborazioni solide e valide che fanno il bene di Perugia e dell'Umbria dovrebbero essere valutati positivamente rinunciando agli egoismo di partito e a quella ideologia che quando diventa unica bussola per giudicare il bene e il male ha gli stessi effetti collaterali di una sbornia molesta. A forza di gridare al lupo al lupo è difficile poi tornare ad essere futura forza di governo nella logica dell'alternanza che sta alla base della democrazia liberale.

Ps: l'effetto lungo delle politiche regionali sul turismo e del Capodanno Rai si è mostrato anche nei primi quattro mesi dell'anno in corso: "Le presenze turistiche del primo quadrimestre 2023 - si legge nel dossier Aur - superano nettamente quelle dei corrispondenti periodi usati come benchmark [1]. In valori assoluti, si va dai +103.378 rispetto al 2019 ai +282.285 rispetto al 2017; in termini di variazioni percentuali si oscilla dal +7,9% rispetto al 2019 al +25,1% rispetto al 2017.

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