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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Movimento 5Stelle shock: "In Umbria cappa paramafiosa e candidati sporchi"

L'alfiere grillino Liberati per la corsa alla Regione senza freni: "Perché da anni è così debole la repressione giudiziaria della corruzione politico-affaristica?". In arrivo anche il vice presidente della Camera Di Maio

E’ tempo di campagna elettorale per tutti in Umbria. Anche per Movimento 5Stelle. Ed è anche tempo di giocarsi i pezzi da 90. I pentastellati si giocano la carta Luigi di Maio, il vicepresidente della Camera. Due appuntamenti in programma domenica 19 aprile per il big del movimento grillino, che sarà accompagnato dai parlamentari Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, Stefano Lucidi; dall'europarlamentare Laura Agea, dai consiglieri comunali. Spazio anche al candidato presidente alla Regione Umbria per il M5S Andrea Liberati e ai candidati al consiglio regionale.

Prima tappa a Deruta alle 10:30 presso la Piazza dei Consoli, dove si parlerà delle problematiche legate alle ceramiche umbre. L'evento si dividerà in due fasi: “inizialmente è stata programmata una visita alle botteghe artigiane di piazza dei Consoli e al Museo Regionale della ceramica, il più antico museo della ceramica istituito nel 1898 che conserva oltre 6000 opere e ripercorre gli albori della ceramica, dopodiché ci sarà un confronto in piazza dove daremo voce direttamente ai cittadini. La manifestazione è organizzata e finalizzata all’ascolto delle problematiche presentate direttamente dagli operatori del settore”.

Nel pomeriggio invece, dalle 16, Di Maio sarà al Park Hotel di Ponte San Giovanni. Il tema dell'incontro sarà il "Reddito di Cittadinanza per un futuro a 5 Stelle!". “Questa è una delle grandi battaglie – scrivono - che il Movimento sta portando avanti, consapevole delle situazioni di disagio e povertà presenti ormai in tutto il territorio nazionale. Anche in questa occasione tutti i cittadini potranno confrontarsi e avere ogni chiarimento sulla proposta che il Movimento intende concretizzare in tempi brevi. Si tratta infatti di un'importante opportunità di confronto per tutti poiché la proposta del reddito di cittadinanza, come è impostata, interessa disoccupati, inoccupati, lavoratori, studenti e le loro famiglie, e non solo. L'obiettivo è di dare vita ad un dibattito proficuo e aperto a tutti: agli esponenti di associazioni di categoria, di organizzazioni sindacali e ai rappresentanti dell'imprenditoria locale”.

Intanto, il candidato alla presidenza della Regione Andrea Liberati sgancia una “bomba” sulla corsa elettorale dell’Umbria. “C’è una gigantesca questione morale - scrive in una nota al vetriolo - si candidano persone indagate o sotto processo e nessuno fiata. Quel che per questi partiti conta è solo portare voti”.

E ancora: “Un rapporto disinvolto con la cosa pubblica che qui poi comporta precise conseguenze. Il laissez faire assoluto di sinistra e destra verso alcune cooperative che hanno pressoché in mano l’economia umbra. Cooperative che di mutualistico non hanno più nulla, ma che, grazie a questi partiti, inquinano il libero mercato e depauperano la pubblica amministrazione ‘esternalizzata’, sfruttando vergognosamente i lavoratori e distruggendo altre imprese grazie a intrecci pesantissimi ed evidenti in particolare col Partito Democratico”.

Insomma, “una patologia del sistema”. Di più: “Lo stesso approccio servile, clientelare e interessato verso quelle multinazionali che, da Perugia a Nocera a Orvieto, da Spoleto a Narni, da Foligno a Terni, hanno spesso scelto l’Umbria come terra elettiva per costituire uno Stato nello Stato, nella più totale impunità, con licenza di sottrarre beni comuni, senza mai risponderne ad alcuno: le numerose vertenze aperte sul fronte socio-occupazionale, ambientale e sanitario parlano da sé, con una dinamica economica mai davvero accompagnata politicamente, da Roma a Perugia, senza soluzione di continuità”.

Ma l’onda d’urto pentastellata non si ferma qui:  “Seguendo poi le parole di Raffaele Cantone, che qualche settimana fa ha rilasciato alla stampa dichiarazioni molto chiare sul lavoro di alcune Procure di provincia, sarebbe a questo punto interessante capire perché in Umbria da anni sia così debole la repressione giudiziaria della corruzione politico-affaristica. Ma lasciamo parlare Cantone: ‘Ancora oggi esistono realtà in cui non si aprono indagini per tangenti, nonostante nel Paese non esistano zone franche (…). Se la corruzione non viene scoperta significa che c’è un problema nelle Procure o negli inquirenti’, tratto da L’Espresso del 26 marzo 2015”.

In pochissime parole: “Per il Movimento Cinque Stelle esiste una cappa paramafiosa sull’Umbria, una cappa tuttora integra ma destinata fatalmente a cadere, situazione vergognosa ben descritta da alcuni osservatori: al riguardo sarebbe assai istruttivo capire le ragioni delle cene tra certi funzionari dello Stato e personale politico sotto processo. Sarebbe interessante capire se siamo tutti persone libere, tese al bene comune, o se invece alcuni preferiscano vite più comode, dimentichi del proprio altissimo ruolo a garanzia dei cittadini, a partire da quelli più deboli, quelli senza lavoro, senza consulenze. Senza speranze”. E’ campagna elettorale, senza esclusione di colpi. “Intanto le prescrizioni fioccano, quando i processi ci sono, ovviamente. Brani significativi della sinistra, della destra, congiuntamente a corrotti e corruttori dell’Umbria – chiude Liberati – ringraziano”.

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