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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'INTERVENTO - Rosetti (M5S): "L'Amministrazione Romizi è incapace a riscuotere i crediti: la tenuta del bilancio è a rischio"

Riceviamo e pubblichiamo la nota analisi sui conti del Comune del Capogruoppo Movimento 5 Stelle a Palazzo dei Priori , Cristina Rosetti.

di Cristina Rosetti *Capogruppo Movimento 5 Stelle a Perugia

Sul bilancio del Comune di Perugia, il M5S, a differenza della Giunta Romizi, ha sempre preferito la verità alla propaganda. Abbiamo ripetutamente denunciato la prassi illegittima dell’anticipazione di tesoreria non restituita a fine anno fino a sfiorare i 24 milioni di euro, nel 2016; un continuo prendere a prestito da parte del Comune, a suon di interessi, che dal 2013 al 2016 ci sono costati oltre tre milioni  e cinquecento mila euro di risorse bruciate, che avrebbero potuto essere utilizzate per gli investimenti, le manutenzioni, i servizi.

Abbiamo ripetutamente chiesto, e sin dal nostro insediamento, azioni efficaci sul bilancio e la creazione di un gruppo di lavoro che andasse ad analizzare in profondità tutte le entrate, imposte e tariffe, e le spese del Comune di Perugia, per capire se il loro assetto sia ancora 'effettivamente funzionale all’ente, anche con riferimento ai termini di riscossione. Abbiamo, in totale solitudine, denunciato la gravissima inefficienza del Comune di Perugia in termini di riscossione delle entrate, soprattutto con riferimento alla tariffa rifiuti e alle sanzioni al codice della strada, ma anche sui servizi, che hanno creato un ammontare di crediti non riscossi, c.d. residui, capaci di inficiare fortemente l’equilibrio finanziario dell’ente.

A tale proposito, abbiamo proposto una cabina di regia per la gestione dell’attività di riscossione, che fosse in grado di anticipare i tempi della riscossione, prima dell’iscrizione a ruolo delle somme, e così di limitare il cronico problema di liquidità della cassa comunale. Nessuno ci ha ascoltati, le nostre proposte sono state bocciate dalla maggioranza di governo, che accampa e propaganda miglioramenti dello stato del bilancio e della gestione della riscossione, che i numeri hanno sempre contraddetto palesemente, tanto che nel 2016 tanto l’anticipazione non restituita che i crediti non riscossi, anche quelli di competenza, sono aumentati.

E, finalmente, gli organi di controllo ci danno ragione, respingono le argomentazioni del Comune e lo invitano nuovamente a controdedurre su uno stato del bilancio che si può così sintetizzare: la situazione finanziaria dell’ente è connotata da gravi e rilevanti criticità che incidono sulla tenuta degli equilibri di bilancio e pregiudicano la sana gestione, con una deficitarietà, sotto molteplici aspetti, ormai strutturale, equilibri di bilancio in talune annualità realizzati mediante il ricorso ad entrate straordinarie, spesa corrente finanziata con l’utilizzo improprio dell’anticipazione di tesoreria e delle entrate vincolate, non tutte ricostituite, in violazione dell’art. 119 della Costituzione, che vieta di prendere a prestito (fare mutui, benché atipici) per finanziare la spesa corrente.

Causa primaria dello squilibrio di cassa non è il disallineamento tra le entrate e le uscite; fatto che peraltro riguarda tutti i comuni, ma le gravi criticità e inefficienze sul fronte della riscossione dei crediti. Una criticità connotata da un altro aspetto grave, secondo il M5S: la mancata determinazione ad oggi delle somme affidate ad Equitalia. E, anche sui swap (derivati), ancora in pancia al Comune di Perugia, gli organi di controllo chiedono molti chiarimenti, tanto sui contratti stipulati che sulla convenienza degli stessi per il Comune di Perugia. Chissà se ora la maggioranza Romizi sarà quanto meno più prudente nel fare propaganda e adotterà, finalmente, strumenti seri per cominciare a sanare la situazione?

O, forse, l’obiettivo vero, quello sempre denunciato dal M5S è quello di arrivare a fine consiliatura, dimostrando di avercela fatta, ma lasciando ai cittadini di Perugia una eredità peggiore di quella del centro-sinistra, che, è bene non dimenticarlo, ha lasciato un “buco”, quello bis, di ben 35 milioni di euro. Vista la situazione drammatica del bilancio comunale, alla seduta del Consiglio comunale di ieri, 9 ottobre, il M5S ha proposto una interrogazione urgente, sul persistente uso dell’anticipazione di tesoreria, la sua legittimità e le contestazioni degli organi di controllo, ma, come di consueto, nessuno ha risposto.

P.S.: Situazione residui attivi: al 31 dicembre 2016, ammontano a 171 milioni di euro (56 milioni solo del 2016). Una enormità visto che le entrate proprie del Comune di Perugia (Titolo I e Titolo III) di un anno ammontano a circa 161 milioni di euro. Per manutenere a dovere le strade ne basterebbero 4 milioni e mezzo. L’imposta sui rifiuti che il Comune di Perugia paga regolarmente a Gesenu è una voragine pericolosissima che ammontava, a maggio 2017, a quasi 63 milioni di euro di somme non riscosse, a cui si aggiungono quasi 8 milioni della vecchia Tarsu, vigente sino al 2005 (non li riscuoteremo mai!). Non sono da meno le sanzioni al codice della strada che solo in pancia ad Equitalia il M5S ha ricostruito  in circa 47 milioni non riscossi. E, ancora la grave situazione della riscossione dell’evasione.

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