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"Gravi ritardi sui bilanci: scriveremo a Mattarella per commissariare la Regione"

I consiglieri regionali del M5S, Liberati e Carbonari hanno annunciato di voler scrivere al Presidente della Repubblica e al Governo per chiedere “lo scioglimento e commissariamento della Giunta Marini per gravi violazioni di legge in materia di bilancio”

“Scriveremo al Presidente della Repubblica, al Governo e agli organi parlamentari competenti per chiedere di valutare lo scioglimento e commissariamento della Giunta presieduta da Catiuscia Marini”. È quanto hanno annunciato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Cesaroni.

Per gli esponenti del M5S “le inadempienze in materia di bilancio della Giunta nei confronti dell'Assemblea legislativa vanno avanti da almeno cinque anni. L'Esecutivo non presenta i documenti in tempo, e documenti fondamentali come l'assestamento di bilancio e il rendiconto arrivano in Consiglio dopo mesi e mesi. Tutto questo costituisce una grave violazione di legge. Che unita al fatto che non è rispettato l'obbligo del pareggio di bilancio (nel 2014 ci sono oltre 16 milioni di euro di disavanzo) ci porta a chiedere lo scioglimento della Regione”. Per questo il capogruppo Liberati ha chiesto alla presidente dell'Assemblea legislativa, Donatella Porzi, “di convocare quanto prima il Consiglio per discutere di questi argomenti e di ingiungere alla Giunta regionale di consegnare con urgenza i documenti mancanti all'Aula”.

“Parleremo con i magistrati contabili che hanno consegnato la parifica del rendiconto 2014 - ha spiegato Maria Grazia Carbonari - poiché alla luce delle premesse della relazione della Corte dei Conti stessa la situazione ci sembra quasi paradossale. Non capiamo come sia possibile parificare un bilancio quando si dice che non c'è certezza dei crediti, il patrimonio è sopravvalutato, i costi sono aumentati, ci sono delle gravi irregolarità riscontrate, documenti mancanti, mancato accesso alle banche dati, mancato riscontro da parte del collegio dei revisori di documentazione. Alla luce di questa premessa pensavo che non si concedesse la parifica. Per questo chiederò alla Corte dei Conti di illustrami le modalità sulle cui basi viene concessa la parifica”.

“In Umbria – ha detto Liberati – non accadono cose normali. Quello che noi abbiamo scoperto in pochi giorni nessuno era riuscito a scoprirlo in anni. Questa mancanza di rispetto della Giunta verso il Consiglio, questa pervicace e sistematica violazione della legge accade da cinque anni e l'opposizione non l'ha mai rilevato. Siamo di fronte a giochi di prestigio che si ripetono in tutte le amministrazioni dell'Umbria”.

“In questa Regione – ha concluso Liberati – c'è una cappa politico-giudiziaria perché non c'è stato magistrato che abbia indagato sul comportamento della Regione. Vogliamo capire se l'immoralità ha colpito l'Umbria. Per questo avvieremo un'iniziativa congiunta con i colleghi della Toscana del Movimento 5 Stelle per attivare l'attenzione della magistratura sulle spese dei gruppi regionali, gli unici in Italia sui quali non si è indagato”.

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