rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Centro Storico / Via Guglielmo Oberdan

Matteo Orfini a Perugia: "Il mio Pd è differente. Gli altri chiacchierano, noi facciamo"

Abbiamo incontrato il presidente del Partito Democratico a Umbrò. Una breve chiacchierata per comprendere il futuro dell'Italia, ma anche quello del Pd

Braccia incrociate, sorriso sempre in bocca e un'unica grande certezza: “Il cambiamento c'è e viene percepito”. Di Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, si potrebbe dire che è un uomo che trasuda ottimismo con quella pacatezza e gentilezza che sembrano appartenergli per diritto di nascita. Ieri si è lanciato in un piccolo tour per l'Umbria, nonostante non ci sia nessuna campagna elettorale in corso. Strano, ma vero.

Ed è con lui che abbiamo parlato durante un aperitivo che si è tenuto a Umbrò del futuro del Pd, ma anche dell'Italia. Pochi argomenti. Una chiacchierata seduti a tavolino. Sembra amato il giovane Orfini, classe '74. Un uomo sicuramente di sinistra e dal sapore “morettiano” (e per morettiano s'intende Nanni Moretti). Critico nei confronti della società che lo circonda, esistenzialista nella percezione del “ciò che sarà” e tagliente, ma non tanto da urlare “Renzi dì qualcosa, dì una cosa di sinistra”. Sarà forse che siamo sulla strada giusta, sarà forse che i tempi sono cambiati e che le esigenze appaiono differenti. Ed è così che, tra una patatina e l'altra, e una stretta di mano, Matteo Orfini difende con il sorriso l'operato del Governo.

Ma andiamo nel dettaglio - “Per quanto riguarda la Buona scuola credo ci siano state molte critiche in parte ingenerose. È scattata anche una reazione forse d'istinto contro un principio che noi avevamo inserito molto tempo fa: quello dell'autonomia scolastica. Questa è una riforma che permette di funzionare meglio e di erogare maggiori finanziamenti alle scuole, ma è comunque legittimo che gli insegnanti abbiano delle perplessità. Vero è che abbiamo il dovere di ascoltare tutti, ma a noi spetta la decisione definitiva”.

E fin qui tutto sembra procedere bene, se non fosse che a un certo punto una domanda sul carattere del premier Renzi vuol essere un modo per parlare anche dei rapporti che legano il giovani Orfini allo scaltrissimo ex Sindaco di Firenze. Alcuni giorni fa sembra che Fabrizio Cicchitto (Ncd) abbia detto che Renzi sia troppo arrogante. Lei cosa ne pensa? : “Che non credo che i voti dipendano dal carattere di una persona. Noi saremo giudicati dalla capacità di risolvere i problemi degli italiani. Anche nei sondaggi peggiori siamo molto graditi. Il nostro gradimento è tale perché stiamo andando avanti”. Che Renzi sia o meno arrogante non è dato saperlo.

E dopo il 2018: “Quando vinceremo le elezioni, potremo governare con una forza omogenea e andare ancora più velocemente con quello che ci siamo prefissati per il bene del paese e dell'Italia. Stiamo, finalmente, cercando di dare un indirizzo politico al nostro Paese”. Anche in questo caso l'ottimismo di Orfini sembra non tradire.

Ma adesso parliamo del centrodestra - “Vedo grande confusione, il che è un problema anche per la sinistra. Vorremmo una destra normale e non populista. Al di là delle dichiarazioni di voler ricreare una forza compatta, sembra che appena scendi nel merito nascano posizioni divergenti. Pare proprio che il percorso di costruzione di una destra moderna sarà difficile”. Avremmo voluto parlare della riforma al senato, delle piccole divergenze, che poi tanto piccole non sono, all'interno del Pd, e di tutto quello che sta accadendo in un fase delicatissima del nostro Paese. NE avremmo potuto parlare soprattutto perché Matteo pare che abbia definitivamente detto basta ai “talk show” considerandoli noiosi e ripetitivi. Ma si sa in un mondo in cui si viaggia a suon di Twitter, non sempre è semplice sedersi a un tavolino con calma.

All'aperitivo, per onor di cronaca erano presenti Giacomo Leonelli (segretario regionale del Pd), la senatrice Valeria Cardinali (presentissima a ogni evento), l'ex sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, salutato calorosamente da Orfini, il consigliere Tommaso Bori, l'assessore regionale Antonio Bartolini, Marco Gambuli, nuova giovane promessa del Pd. E alla fine un immancabile Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, arrivata a Umbrò calzando ballerine e sciarpetta in pieno stile radical chic.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Matteo Orfini a Perugia: "Il mio Pd è differente. Gli altri chiacchierano, noi facciamo"

PerugiaToday è in caricamento