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Decreto sicurezza, Catiuscia Marini dice "no" e pensa alla Consulta

La presidente della Regione Umbria si schiera contro Salvini e si mette in scia con altri governatori regionali

«Anche la Regione Umbria sta approfondendo gli aspetti relativi al ricorso alla Consulta. Posso già affermare che in Umbria si garantirà l'accesso alle cure e all'assistenza sanitaria per tutte le persone, a cominciare da quelli in emergenza». Lo scrive nel suo profilo Facebook Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria in merito ad un possibile ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto sicurezza.

Dopo i sindaci di alcune città italiane (Palermo, Firenze e Parma) anche alcuni governatori delle Regioni si schierano contro le norme del Viminale. Dopo Rossi (Toscana), Oliviero (Calabria) e Chiamparino (Piemonte) anche l'Umbria con Marini critica il decreto sicurezza e inizia l'iter previsto dalla legge per impugnare tali norme.

Sempre via social la risposta della Lega con Valerio Mancini: «Anche la presidente Marini valuta il ricorso contro il Dl Sicurezza. Quelli che una volta insorgevano perchè il Ministro dell'Interno indossava felpe o mangiava alle sagre paesane, oggi si rifiutano di applicare una legge dello Stato! Fate pace con il cervello!! Il Decreto è stato convertito in legge e come tale va rispettato».

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