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Maggioranza compatta, la Regione approva il piano scolastico 2020/21

L'Assemblea legislativa umbra ha espresso voto favorevole con i 12 'sì' dei consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Tesei presidente mentre sono stati i 'no' di quelli di minoranza minoranza (Pd, M5s, Patto civico per l'Umbria)

Maggioranza compatta e piano scolastico per l'anno 2020/21 dall'Assemblea legislativa dell'Umbria, con il voto favorevole dei consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Tesei presidente (12 'sì') e quello contrario dei consiglieri di minoranza di Pd, M5s e Patto civico per l’Umbria (7 'no'). 

Confermati invece dall'Assemblea i pareri non favorevoli sulle richieste di istituire un liceo musicale a Città di Castello e un liceo sportivo a Umbertide, non suffragate dall’Ufficio scolastico regionale sulla base delle limitazioni territoriali imposte a livello ministeriale (non più di uno a provincia e in Umbria, in deroga, ve ne sono già due per tipo).

La Giunta ha poi confermato l’impegno, già preso dall’assessore Agabiti in Commissione, di approfondire le istanze e le valutazioni di merito per il prossimo anno scolastico mentre è stato respinto un ordine del giorno presentato dalla minoranza che chiedeva “il coinvolgimento della commissione consiliare competente nella cabina di regia per le azioni da intraprendere in futuro sulla programmazione della rete scolastica e sulle istanze dei territori relative all’offerta formativa, con esiti da mettere a disposizione dei consiglieri e in collaborazione con gli attori socioeconomici per un percorso partecipato e condiviso”.

PERUGIA - Nella programmazione della rete scolatica per l'anno 2020-21 non ci saranno modifiche sostanziali in provincia di Perugia mentre in provincia di Terni è stato  stabilito il mantenimento in deroga dell’autonomia dell’Istituto omnicomprensivo di Amelia. In merito all’offerta formativa in provincia di Perugia il liceo statale “Plinio il giovane” di Città di Castello chiedeva un nuovo indirizzo formativo “Liceo musicale” e l’Istituto “Da Vinci” di Umbertide un nuovo indirizzo “Liceo scientifico sportivo”, ma l’Ufficio scolastico regionale ha ribadito che il Ministero ne consente uno per provincia nonostante in Umbria, eccezionalmente, ve ne siano già due per provincia: un liceo musicale a Perugia e un altro a Città della Pieve, così come sono già attivi due licei sportivi, uno a Foligno e uno a Gubbio. Da qui il parere non favorevole. Con un emendamento in Commissione è stato aggiunto per iscritto l’impegno a rivalutare le due situazioni, rispettivamente Città di Castello e Umbertide, per il successivo anno scolastico 2021-22. Sarà anche avviato un tavolo di confronto per approfondire altre situazioni come quella relativa all’Istituto omnicomprensivo di Cascia che chiede un indirizzo enogastronomico e alberghiero e che ha intanto ottenuto l’istituzione in via sperimentale di una sezione distaccata dell’Alberghiero di Spoleto presso l’Ipsia di Cascia, in considerazione delle peculiarità della zona, un’area interna con forte vocazione turistica e la necessità di garantire la sopravvivenza dei centri colpiti dal sisma.
Via libera anche ai corsi serali per adulti nel campo della moda, dell’artigianato e della sanità presso il professionale “Orfini” di Foligno, sperando in un congruo numero di iscrizioni e soprattutto nella disponibilità di personale che dovrà essere assegnata dal Miur. 

TERNI - In provincia di Terni invece parere favorevole per l’indirizzo “Biotecnologie ambientali” presso l’Istituto omnicomprensivo di Amelia. Via libera ai corsi serali dell’indirizzo enogastronomico e alberghiero al professionale di Orvieto e per i corsi serali presso l’Istituto “San Gallo” di Terni, così come al corso serale di Manutenzione e assistenza tecnica presso l’Ipsia “Pertini” di Terni, subordinati all’assegnazione degli organici da parte del Ministero (Miur). Parere invece non favorevole per il liceo musicale al professionale di Orvieto, mancano le risorse per assegnare gli organici, e ai “servizi culturali dello spettacolo” presso l’Ipsia “Pertini” di Terni. Su indicazione delle Province sono stati anche soppressi 22 indirizzi formativi attuati in passato ma non attivi da tre o più anni.

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