Legge elettorale regionale per il 2015: è finito il tempo dei miracolati del listino
Dal Pd arriva il via libero definitivo per cancellare il terribile listino che consentiva ai partiti di far eleggere segretari e proprio burocrati senza dover neanche prendere un voto. La svolta di Leonelli, segretario del Pd. Spazio alle candidate donna e premio di maggioranza solo dopo consensi importanti
Nella nuova legge elettorale regionale sarà cancellata la vergogna dei consiglieri regionali che non hanno dovuto prendere neanche un voto ma sono stati eletti solo grazie al famigerato listino: la gabbia magica che scatta, come premio di maggioranza, con la vittoria della coalizione. Fino ad oggi nella gabbia magica c’era posto solo per nominati dalla casta dei partiti. La decisione è stata confermata direttamente dal segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli dopo aver ascoltato anche la segreteria regionale.
Altri due punti fermi sono stati ribaditi per la futura legge regionale. Il primo: il premio di maggioranza che vale il 60 per cento dei seggi a disposizione deve scattare non prima che una coalizione o un partito abbia ottenuto almeno il 40 per cento dei voti. Il secondo aspetto: massimo rispetto delle quote rosa. Si parla di liste con almeno il 50 per cento di candidate donne; una soglia da imporre per legge.
“E’ evidente che il nostro impegno – ha spiegato Leonelli alla platea – sarà rivolto sostanzialmente a garantire la governabilità della Regione, sapendo che un premio di maggioranza adeguato allo scopo non può prescindere da soglie di voto significative, e ad abolire il listino, uno strumento di cooptazione ormai incomprensibile e lontano dalle istanze dei cittadini”.
Sulla ripartizione dei seggi ancora non c’è l’accordo: il Pd si divide in chi vorrebbe un collegio unico (senza quote di eletti per la provincia di Terni e Perugia) e chi invece vorrebbe sette collegi per assicurare la rappresentatività in consiglio regionale di tutte le maggiori aree dell’Umbria.
