Le primarie della Lega Nord, consenso bulgaro per Salvini: in Umbria sfonda il 95%

Beve storia di un successo bulgaro. L'Umbria leghista ha in mente un solo uomo: Matteo Salvini. E i vertici regionali del Carroccio gongolano ed esultano al grido di "abbiamo militanti veri, le nostre primarie sono reali". In poche parole: è qui la festa. E già che ci sono una stoccata al Pd la rifilano. "Congratulazioni a Matteo Salvini per l'ampia vittoria alle primarie della Lega Nord - sono le parole del senatore e segretario per l'Umbria, Stefano Candiani e del vicesegretario Virginio Caparvi - Grazie a tutti i militanti che hanno dimostrato grande adesione a questo appuntamento, segno di vivacità politica e voglia di partecipazione".

E poi la sportellata al Pd, così, di contorno: "Ci teniamo a sottolineare che le nostre sono primarie fatte di gente vera, di militanti reali e non di immigrati presi a caso al mercato e mandati a votare come fa il Partito Democratico. Ora con Salvini si riparte sull'onda dell'entusiamo per proseguire in quei progetti che negli ultimi anni hanno consentito al partito di riportarsi in cima alle preferenze degli italiani".

Il successo, si diceva, è qualcosa di totale. Un consenso bulgaro, morale della favola (verde). "Con oltre il 95% dei voti, è stata premiata l'attenzione costante e continua del Segretario Federale alla regione Umbria che lo ha avuto spesso ospite e lo ha visto vicino alle problematiche della nostra terra - commentano Emanuele Fiorini e Valerio Mancini per la Lega Nord - Adesso rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti insieme per un obiettivo comune: cambiare l'Italia, partendo dai nostri territori. Le prossime elezioni amministrative di giugno che ci saranno anche a Narni, Todi e Deruta, saranno l'occasione per dimostrare questo desiderio di cambiamento della gente". E la polemiche dell'uscita dell'unico consigliere comunale di Perugia, Michelangelo Felicioni, (cacciato o no?) con porta sbattuta al seguito, sembra solo un ricordo per i "padani" dell'Umbria.