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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

L'INTERVENTO | Andrea Fora: "Romizi, il Curi e i pozzi avvelenati. Una non notizia e un progetto non fondamentale"

Mi trovo di nuovo malvolentieri ad intervenire in una vicenda che sa del grottesco. Sono giorni che la cronaca perugina politica si è gettata a capofitto sulla questione del Curi, relativa a due diverse proposte di privati che hanno manifestato interesse ad investire in due diversi progetti di ristrutturazione e rilancio dello  stadio. Per chi non lo sapesse le procedure di project financing prevedono da legge che qualsiasi privato  possa  presentare una Proposta di investimento. L’amministrazione interessata deve valutare economicità, interesse pubblico, sostenibilità finanziaria e, laddove esistano questi presupposti, mettere a bando pubblico l’offerta affinché chiunque sia interessato possa partecipare. Il primo project  presentato sul Curi da una cordata locale, dopo valutazioni tecniche e politiche, è stato rigettato dall’amministrazione perugina per mancanza di questi requisiti, aggiungo giustamente. Del secondo non si ha traccia alcuna, se non una presunta comunicazione che, uscita sui giornali, presenta una ipotesi di progetto, adducendo che potrebbe comodo al sindaco per future campagne elettorali. Non un progetto protocollato e fatto proprio da una delibera comunale, ma una comunicazione che pare sia girata  per qualche ufficio comunale. 

Ora mi chiedo, quale è la notizia? In comune credo che ricevano migliaia di lettere al giorno, di persone che chiedono lavoro, di richieste di attenzione, di presunti facinorosi che vogliono spazi e promettono voti… quindi il sindaco sarebbe un corrotto o presunto tale perché in Comune arrivano lettere di questo tipo? 

È stato chiesto  al Sindaco di spiegare  immediatamente la vicenda, adducendo “sospetti su  passaggi  allarmanti e che lasciano spazio all'ipotesi che il primo cittadino possa usare il futuro della città per costruire il proseguo della sua carriera politica”. Cosa avrebbe dovuto rispondere il sindaco su lettere mai ufficialmente pervenute? 

Piuttosto che fare le pulci ad una nota chiaramente scritta e fatta trapelare pubblicamente per mettere in difficoltà il sindaco, sulla cui onestà non nutro alcun dubbio, non sarebbe stato e non sarebbe più utile discutere eventualmente sul futuro dello stadio, entrando nel merito di cosa serve a Perugia? Chiedersi se il progetto è utile, se il consumo di suolo e l’ampliamento edilizio previsto sono funzionali alla visione che vogliamo  per la nostra città? Se l’aumento della cubatura per esercizi commerciali in un’area già densa di edilizia è utile o se piuttosto è meglio pensare ad una riqualificazione dello stadio per farne un moderno impianto  sportivo, coniugando questo intervento con il rilancio della cittadella sportiva complessiva  di Pian di Massiano, valorizzando e aumentando le aree verdi a disposizione? 

Il soffermarsi sui dettagli di una nota del tutto priva di qualsiasi valore che attacca le persone e le istituzioni non fa il bene della città. Perugia ha bisogno di una visione, di idee, di progetti nuovi, di essere rilanciata nel mondo, non certo di piccoli espedienti per indebolire sindaco e coalizione attraverso sospetti su condotte  fraudolente. Perugia ha bisogno di ritornare a sognare, e i sogni si alimentano con sentimenti positivi, con colori vivaci con con tinte fosche. Solidarietà all’amico Romizi. Con l’auspicio che chiunque voglia costruire una proposta alternativa al centro destra in carica, lo riesca a fare attraverso contenuti, proposte, visioni alternative, attenzione agli ultimi, rilancio della sanità pubblica, politiche che pongano attenzione  ai diritti e alla coesione sociale, la possibilità di coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo, lavoro ai giovani, una città più vocata all’università  e allo studio, Perugia al centro di un progetto importante di infrastrutture  viarie e aeree. Si, di tante cose ha bisogno Perugia, non di certo di avvelenare i pozzi come in questa occasione.

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