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Il "gran rifiuto" di Francesca Di Maolo, dopo un giorno di riflessione dice "no" alla candidatura Pd-M5s

La presidente del Serafico e avvocato ha declinato l'offerta a presentarsi come presidente della Regione Umbria

Francesca Di Maolo, avvocato e presidente del Serafico di Assisi, ha deciso di rifiutare l'offerta di Pd e Movimento 5 stelle a candidarsi, come civica, alla carica di presidente della Regione Umbria.

Indicata come possibile elemento unificante in vista del voto del 27 ottobre, dopo una giornata di riflessione ha gentilmente declinato l'offerta e deciso di proseguire nella sua attività presso l'istituto di Assisi.

Dopo il "no" della sindaca Proietti e del procuratore generale presso la Corte d'appello Cardella, arriva un altro "gran rifiuto" per l'ipotesi di replicare l'accordo politico nazionale del Conte-bis. Andrea Fora, ormai già in corsa da tempo, prosegue il suo giro elettorale per l'Umbria, ma sembra che Pd-M5s insistano per trovare un'alternativa.

"Anche Di Maolo rifiuta la candidatura. A questo punto è chiaro che c'è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto. Mi prendo qualche ora per riflettere, domattina dirò la mia qui su Facebook", scrive sui social il candidato Andrea Fora.

Pungente la dichiarazione di Fiammetta Modena, Responsabile Enti Locali Forza Italia Umbria: "Francesca Di Maolo, a quanto si apprende, ha sciolto negativamente la riserva e non sarà candidata  'civica' del PD e dei 5 stelle. L'elenco dei NO incassato dallo pseudo progetto giallo rossa testimonia come non esiste una "società civica" e una "società partitica".

Secondo Modena "esistono i partiti, i movimenti con la loro classe dirigente che devono coltivare per far crescere amministratori e persone che vogliono impegnarsi in politica. Pensare che dal nulla presunti civici vogliano esporsi in prima linea per guidare una regione è una idea sbagliata. Sopratutto quando vuole essere solo una foglia di fico di due forze politiche che hanno paura di mettersi in gioco per quello che sono e cercano di nascondersi dietro il 'volto pulito' di turno. Non funziona. Se Di Maio e Zingaretti pensano di scodellare all'Umbria lo stesso 'accrocchio' fatto a livello nazionale abbiamo almeno il coraggio di metterci la faccia".

Forza Italia, afferma Modena, "sa quanto è difficile costruire e investire sulle persone perchè amministrino bene città e regioni. In Umbria può vantare ottimi sindaci, da Andrea  Romizi a Antonino Ruggiano, da Nico Alemanno, da Lamberto Marcantonini. Il capogruppo in regione, Roberto Morroni, è preparato e competente ed ha già amministrato una città. Noi non abbiamo paura di mostrarci per quello che siamo. Una forza politica che non urla, ma fa le cose con dedizione e competenza".

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